Licata

Pescatori licatesi colpiti dal maltempo, Legacoop Sicilia: “basta promesse”

Nei prossimi giorni, Legacoop incontrerà i pescatori licatesi per condividere azioni di  sensibilizzazione e intervento, richiedendo con urgenza l’intervento del Governo della  Regione.  

Pubblicato 6 giorni fa

Legacoop Agroalimentare e Pesca Sicilia e Legacoop Sicilia raccolgono il grido di dolore  dei pescatori licatesi, duramente colpiti dall’esondazione del fiume Salso avvenuta dieci  giorni fa. La situazione è ancora drammatica e le conseguenze si fanno sentire non solo  nel comparto agricolo, ma anche nel settore della pesca.  

“Gli sversamenti di detriti in mare, conseguenti all’esondazione, hanno  bloccato le attività di pesca. Le imbarcazioni della piccola pesca hanno subito danni  significativi alle reti a causa degli arbusti e del materiale finito nei fondali,” ha dichiarato Domenico Pistone, responsabile regionale di Legacoop Agroalimentare Sicilia.

L’enorme quantità di rifiuti, naturali e artificiali, riversati dal fiume sulla costa continua  a compromettere la regolare attività di pesca, causando danni ingenti alle attrezzature  e alle imbarcazioni, che si trovano a dover aspirare rifiuti di ogni genere.  

Luca Meli, presidente della cooperativa Clik Fish, ha aggiunto: “Molti pescatori, esausti  dai continui tentativi di uscire per ripulire il mare da arbusti e plastica, stanno seriamente  considerando di consegnare le proprie licenze alla Capitaneria di Porto. Questo settore,  fondamentale per l’economia licatese, merita attenzione e sostegno per evitare battute  d’arresto che minerebbero la sopravvivenza di tante piccole realtà produttive.”  

Legacoop Agroalimentare si fa portavoce delle istanze della marineria licatese e auspica  che gli aiuti promessi arrivino al più presto. È essenziale affrontare questa emergenza,  per evitare un indebolimento drammatico del settore della pesca a Licata.   Nei prossimi giorni, Legacoop incontrerà i pescatori licatesi per condividere azioni di  sensibilizzazione e intervento, richiedendo con urgenza l’intervento del Governo della  Regione.  

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