Cammarata

Ricerca dispersi in ambiente impervio, simulazione sul monte Cammarata

Due le simulazioni, in contemporanea, di ricerca dispersi in ambiente impervio, che sabato 20 novembre hanno impegnato sul territorio siciliano, da occidente a oriente, i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, insieme ai militari del SAGF di Nicolosi, all’Associazione Nazionale Carabinieri e ai volontari della Protezione Civile. Nello specifico, una volta avuta la […]

Pubblicato 2 anni fa

Due le simulazioni, in contemporanea, di ricerca dispersi in ambiente impervio, che sabato 20 novembre hanno impegnato sul territorio siciliano, da occidente a oriente, i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, insieme ai militari del SAGF di Nicolosi, all’Associazione Nazionale Carabinieri e ai volontari della Protezione Civile. Nello specifico, una volta avuta la notizia della presenza dei dispersi, i tecnici si sono portati sui luoghi di interesse, hanno allestito il campo base e predisposto due differenti Centrali di Coordinamento delle Ricerche (C.C.R.), una a Troina (EN) e una a Cammarata (AG), dove hanno operato i Coordinatori delle Operazioni di Ricerca (C.O.R.) e i Tecnici di Ricerca (Te.R) per indirizzare le squadre nelle diverse aree di ricerca nel frattempo pianificate. A Troina, le squadre provenienti dalle Stazione Alpine Etna Nord, Etna Sud e dalla Stazione Speleologica Sicilia sono state attivate per la ricerca di 3 dispersi e la simulazione ha avuto luogo nella rocca di monte San Pantheon che con i suoi scoscesi versanti sovrasta il paese. Contemporaneamente, le squadre della Stazione Alpina Palermo sono state attivate per 4 dispersi e la simulazione di ricerca è avvenuta nel versante est del Monte Cammarata, nel territorio della Riserva Naturale Orientata Monte Cammarata.  Sessanta in totale gli uomini e le donne, dei 4 diversi Enti coinvolti, impegnati nei due distinti, ma simili, eventi. All’attivita’ addestrativa regionale hanno partecipato, con notevole efficienza ed efficacia, le Unita’ Cinofile dei Sagf del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, con Halma, la cagnetta che la settimana scorsa ha indicato l’anfratto nel quale e’ stato rinvenuto uno scheletro umano, con i quali si collabora da molti anni e vige un protocollo d’intesa a livello nazionale, e le Unita’ cinofile dell’Associazione nazionale carabinieri, partner tradizionali del Soccorso alpino e speleologico, sia in attivita’ addestrativa che operativa. Le esercitazioni interforze hanno l’obiettivo di testare e migliorare i rapporti di collaborazione tra gli Enti che si occupano di questa delicata e complessa attivita’. In Sicilia attualmente vi sono 19 tecnici del Sass in formazione per acquisire la qualifica di Tecnico di Ricerca che, una volta superata la verifica, si andranno ad aggiungere ai tecnici gia’ operativi del Sas. Negli ultimi anni, gli interventi per la ricerca di persone disperse si sono moltiplicate sensibilmente (nel 2019, il Cnsas ha contato 950 casi di ricerche sul territorio italiano e 909 nel 2020, in pieno lockdown).

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