Agrigento

Strage di Capaci, Cutró: “no martiri da ricordare ma da proteggere in vita”

“Oggi è il giorno in cui l’Italia intera ricorda gli uomini e le donne barbaramente assassinati nella strage di Capaci. Tutti noi abbiamo un grosso debito nei confronti delle famiglie dei nostri caduti: Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari. Un debito verso il quale tutti siamo chiamati […]

Pubblicato 4 anni fa

“Oggi è il giorno in cui l’Italia intera ricorda gli uomini e le donne barbaramente assassinati nella strage di Capaci. Tutti noi abbiamo un grosso debito nei confronti delle famiglie dei nostri caduti: Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari. Un debito verso il quale tutti siamo chiamati ad onorare con onestà e responsabilità. Ha ragione Maria Falcone nel sottolineare che oggi antimafia e lotta alla mafia sono oggi due concetti diversi. Prova ne è le recenti scarcerazioni di centinaia e centinaia di detenuti sottoposti al regime dell’alta sicurezza e persino del 41 bis. Una ferita lacerante messa di fatto a tacere, nascondendo la testa sotto sabbia per non volere individuare il vero e unico colpevole di questa vergogna di Stato. Ancora una volta la giustizia sacrificata sull’altare della ” ragione di Governo o di Stato”. Come cittadino e presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia dichiara Ignazio Cutró, farò ammenda dell’insegnamento di Giovanni Falcone per restituire una speranza a coloro che da vivi continuano a lottare. Noi non siamo soli nella lotta contro le mafie ma abbiamo il dovere di chiedere allo Stato, alle Istituzioni tutte di fare il loro dovere sino in fondo, sino all’estremo limite perché non ci siano più martiri da ricordare nel giorno della loro morte ma vivi da proteggere e sostenere ogni giorno”

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *