Agrigento

Vittorioso in Corte d’Appello l’ex comandante della Polizia Municipale di Camastra Antonio Baldacchino

Le signore Punturello Rosalia e Di Caro Alessia, rispettivamente moglie e figlia del compianto On.le Vincenzo Di Caro, già Sindaco del Comune di Camastra per ben 51 anni, avevano citato in giudizio  il Comune di Camastra ed i funzionari responsabili per il risarcimento dei danni patiti per effetto della cancellazione dalle liste dei residenti del […]

Pubblicato 5 anni fa

Le signore Punturello Rosalia e Di Caro Alessia, rispettivamente moglie e figlia del compianto On.le Vincenzo Di Caro, già Sindaco del Comune di Camastra per ben 51 anni, avevano citato in giudizio  il Comune di Camastra ed i funzionari responsabili per il risarcimento dei danni patiti per effetto della cancellazione dalle liste dei residenti del Comune di Camastra per irreperibilità, asseritamente illegittima; ed il Tribunale di Agrigento, Sezione Staccata di Canicattì, aveva condannato in solido i soggetti convenuti al pagamento in favore delle attrici della somma di euro diecimila a titolo di risarcimento di danni morali , dichjiarando privo di efficacia giuridica il provvedimento di cancellazione anagrafica delle attrici dalle liste del Comune di Camastra. Ma l’ex comandante della Polizia Municipale del Comune di Camastra, Sig. Antonio Baldacchino, rappresentato e difeso dall’Avvocato Girolamo Rubino, ha proposto appello avverso la sentenza resa dal Tribunale, lamentandone l’erroneità sotto molteplici profili. in primo luogo per avere il Tribunale erroneamente dichiarato che la cancellazione delle appellate non fosse stata preceduta dai necessari accertamenti previsti dalla legge. Viceversa gli accertamenti si erano protratti per oltre due anni, nel corso dei quali entrambe le interessate non erano state mai rinvenute nell’appartamento sito in Camastra,Via Gallerana n.29, luogo di residenza indicato all’anagrafe, che, invece, risultava abitato da tale Liliana Di Caro; mentre era stato verificato che le appellate erano entrambe domiciliate ad Agrigento, Viale della Vittoria 193, ed infatti proprio ad Agrigento era deceduto il loro congiunto Vincenzo Di Caro, in data 20 giugno 2006. Già in sede inibitoria la Corte d’Appello di Palermo aveva sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza impugnata; da ultimo la Corte d’Appello di Palermo, Sezione Prima, ritenendo e dichiarando la regolarità dell’avvenuta cancellazione di Rosalia Punturello e di Alessia Di Caro dall’anagrafe del Comune di Camastra, ha riformato la sentenza impugnata, rigettando la domanda di risarcimento del danno proposta nei confronti dei funzionari responsabili, condannando le appellate al pagamento delle spese afferenti i due gradi di giudizio in favore dei funzionari responsabili.   

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