Aeroporto, 200 mila euro dal Libero Consorzio per fattibilità del progetto
Una destinazione di 200 mila euro sulla fattibilità del progetto aeroporto, dopo il parere favorevole espresso da Enac sul sito
Il Consiglio del Libero Consorzio comunale ha approvato, questa mattina, i primi due provvedimenti tra i quali un finanziamento sul progetto aeroporto. Primo impegno del nuovo Consiglio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento riunito, questa mattina, con l’approvazione di due provvedimenti inseriti all’ordine del giorno. Presenti il Presidente Giuseppe Pendolino, coadiuvato dal Segretario generale Pietro Amorosia, dai Consiglieri del Libero Consorzio e dai Dirigenti dell’Ente.
Il primo punto, in discussione, ha riguardato il recesso unilaterale della convenzione di Segreteria tra il Libero Consorzio Comunale ed il Comune di Palma di Montechiaro. Il provvedimento e’ stato approvato con l’astensione dei Consiglieri Castronovo, Alongi, Terrana, Cinà e Nicastro. Il secondo punto, previsto, ha riguardato un provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2025/2027 illustrato dal Dirigente del settore contabile Fabrizio Caruana che ha presentato la proposta. Si tratta, nello specifico, di uno stanziamento maggiore delle entrate da parte del Governo Regionale e di un finanziamento ricevuto con fondi del PNRR sulla digitalizzazione delle procedure Suap.
Altra modifica, alla variazione di bilancio, ha riguardato una destinazione di 200 mila euro sulla fattibilità del progetto aeroporto, dopo il parere favorevole espresso da Enac sul sito, al fine di rispondere alle osservazioni richieste dal Ministero delle infrastrutture per l’inserimento di Agrigento nel piano nazionale aeroporti. La proposta ha trovato l’accoglimento del Presidente Pendolino e dell’intero Consiglio del Libero Consorzio che ha approvato, all’unanimità, il punto inserito all’ ordine del giorno. Il Presidente Pendolino, a conclusione dei lavori, ha ringraziato l’intero Consiglio auspicando una collaborazione nell’interesse della comunità della provincia agrigentina.
L’ORDINE DEGLI ARCHITETTI
“Apprendiamo con piacere – afferma il presidente dell’Ordine degli architetti, Rino La Mendola – che tra i primi atti posti in essere dall’Amministrazione provinciale, presieduta da Giuseppe Pendolino, emerge lo stanziamento delle risorse necessarie per integrare (ancora una volta) lo studio di fattibilità dell’aeroporto della piana di Licata, fornendo gli ulteriori studi specialistici chiesti dall’ENAC. “L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – continua La Mendola – ricevuti gli studi integrativi richiesti, anziché emanare il parere di propria competenza, si è limitato a dichiarare l’idoneità dell’area individuata per la realizzazione dello scalo aeroportuale, chiedendo contestualmente al Libero Consorzio una montagna di studi specialistici aggiuntivi, a nostro avviso davvero eccessivi per questa fase preliminare, finalizzata a inserire l’infrastruttura nella programmazione nazionale. Auspichiamo che il Libero Consorzio – aggiunge il presidente La Mendola – riesca a produrre, prima possibile, gli studi integrativi richiesti dall’ENAC, con la speranza che, dopo la seconda integrazione, non vengano fuori ulteriori ostacoli per l’inserimento dello scalo di Licata nel Piano Nazionale degli Aeroporti (PNA), che costituisce un passo importante per la concreta realizzazione dell’infrastruttura”. “Ci auguriamo che il Libero Consorzio – sostiene il Presidente degli architetti – possa lavorare, gomito a gomito, con altre istituzioni competenti affinché si punti al concentramento, dal punto di vista amministrativo, delle attività aeroportuali della Sicilia in due poli, come peraltro auspicato dallo stesso Piano Nazionale degli Aeroporti. In tal modo, lo scalo agrigentino, così come quello di Birgi, potrebbe alimentare il polo occidentale dell’Isola che, dal punto di vista amministrativo, farebbe capo a Punta Raisi. Analogamente, lo scalo di Comiso potrebbe essere aggregato al polo orientale, facente capo a Fontanarossa. Ciò supererebbe eventuali concorrenze territoriali e i conseguenti veti incrociati, consentendo peraltro una notevole riduzione dei costi di gestione e una più attenta e organica pianificazione dei voli in relazione alle esigenze del territorio siciliano”. “Ci aspettiamo dalla deputazione agrigentina, a prescindere dai rispettivi colori politici – conclude Rino La Mendola – una forte spinta affinché questa fase, caratterizzata dalla richiesta di studi specialistici sempre più impegnativi, venga superata con il concreto inserimento dello scalo nella programmazione nazionale, chiudendo così la prima fase della tabella di marcia da noi individuata da tempo, che riportiamo appresso, nella versione aggiornata a giugno 2025.