Agrigento

Agrigento, coronavirus: medici Reparto di Caridiologia negativi al tampone

Buone notizie arrivano dall’ospedale di Agrigento. Nessuno dei medici e degli infermieri del reparto di Cardiologia ha contratto il contagio da coronavirus dalla paziente di 76 anni di Favara risultata positiva al tampone. Esito negativo al tampone che accerta il contagio, dunque, per i sanitari che sono venuti a contatto con la donna giunta in […]

Pubblicato 4 anni fa

Buone notizie arrivano dall’ospedale di Agrigento. Nessuno dei medici e degli infermieri del reparto di Cardiologia ha contratto il contagio da coronavirus dalla paziente di 76 anni di Favara risultata positiva al tampone.

Esito negativo al tampone che accerta il contagio, dunque, per i sanitari che sono venuti a contatto con la donna giunta in reparto per alcuni controlli.

Intanto rassicurazioni giungono da parte del Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, circa la sanificazione dei locali della Tenenza dei Carabinieri di Favara, dove alloggiava il maresciallo risultato positivo al Coronavirus. L’uomo era rientrato a fine febbraio da una missione all’estero.

“E’ in corso la sanificazione dei locali ed è stato completato l’elenco dei militari venuti in contatto col maresciallo”.

Scattato anche in questo caso tutto il protocollo con le previste prescrizioni.

1 commenti
Un pensiero su "Agrigento, coronavirus: medici Reparto di Caridiologia negativi al tampone"
  1. Lorenzo ha detto:

    Salve a tutti,
    io sono originario di Agrigento e vivo da 35 anni a Bergamo, nel vedere che, per fortuna, da voi il virus è arrivato in maniera, ancora minima, vi invito ad evitare i contatti, state a casa. Qui da me la situazione è veramente tragica, si sentono solo sirene dell ambulanze, informazioni per i positivi tramite una telefonata al giorno dall’ospedale; tanti conoscenti infettati, parenti, colleghi, i morti cremati (tutti) senza un funerale, per un posto non dichiarato, senza possibilità di un ultimo saluto. Credetemi sembra un film di fantascienza, ma di quelli ancora mai girati nè pensati.
    Noi tutti qui ormai siamo abituati a stare a casa, portare il cane fuori una sola volta al giorno e sempre vicino casa. Mascherine, alcol, disinfettanti, introvabili, file enormi davanti alle farmacie e medici di famiglia infettati con la conseguenza che diventano difficili i rapporti con la sanità pubblica in caso di necessità.
    Mi auguro che i nostri sacrifici diano risultati positivi al più presto. Nei supermercati non manca niente ed i prezzi sono quelli di sempre. Mancano i medici, gli infermieri ma abbiamo tantissimi volontari che aiutano gli anziani a casa e altri che collaborano con la protezione civile. Qui la gente è orgogliosa di essere italiana, I medici e gli infermieri andati in pensione stanno ritornando in servizio con forza e determinazione aiutando e sostituendo i tanti colleghi che si sono ammalati.
    Insieme ce la faremo tutti dal nord al sud perchè alla fine l’Italia si sta riconfermando di essere forte e tutta unita, e questa volta non per i mondiali ma per la nostra stessa sopravvivenza.
    Un augurio a tutti

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