Agrigento

Agrigento, per un giorno, diventa capitale della Farmacia italiana

“Sanità in evoluzione: un confronto culturale ad Agrigento per il futuro del Servizio sanitario nazionale”

Pubblicato 1 ora fa

L’evoluzione della sanità ingloba le farmacie. Anzi. Le pone in primo piano a fianco sia del cittadino, sia del Servizio sanitario nazionale (SSN) con l’erogazione di servizi in farmacia capaci di incidere positivamente sull’assistenza territoriale e sulla riduzione delle liste d’attesa. Senza che mai i farmacisti si sostituiscano ad altri professionisti ma, semmai, abbracciando le diverse professionalità. 

Se ne è parlato ieri, al teatro Pirandello, nel corso del convegno organizzato dall’Ordine dei farmacisti di Agrigento, presieduto da Maurizio Pace, presenziato da illustri relatori. A cominciare da Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute.

“Con la definizione della farmacia dei servizi e con il testo unico sulla legislazione farmaceutica – spiega Gemmato – la figura del farmacista sarà sempre più strategica nell’assistenza territoriale seppur in convenzione. Ci sono intere aree del nostro Paese, ad esempio le zone interne o i piccoli comuni, dove l’ultimo presidio del SSN, seppur in convenzione, sono le farmacie. Dotarle di una strumentazione anche legislativa che consenta ai farmacisti di erogare servizi di bassa complessità, significa una sanità di prossimità che serve a essere più vicino al paziente e anche a decongestionare le strutture ospedaliere nelle quali deve affluire soltanto l’alta complessità”.

In Sicilia, nella primavera dello scorso anno, la Regione “ha adottato un provvedimento che ha garantito in via sperimentale un servizio importante alla comunità anche attraverso la telemedicina e l’erogazione di prestazioni compatibili con il ruolo della farmacia, componente essenziale del Sistema sanitario regionale. – afferma Salvatore Iacolino, dirigente del dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute – L’incontro di oggi  è un ulteriore passo avanti nel percorso di realizzazione del principio del partenariato pubblico-privato, del ruolo centrale della farmacia accanto a quello dei medici e degli altri professionisti della salute che concorrono a formare un solido riferimento per il paziente”.

Nell’evoluzione della sanità, dunque, i farmacisti scrivono pagine importanti nell’assistenza sanitaria ai cittadini attraverso “un processo di innovazione – dichiara Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò – che passa dall’adeguamento del patrimonio dei saperi e rende la competenza del farmacista adeguata alla sfida dei tempi”. La farmacia, dunque, si avvicina sempre più al cittadino “diventando – dettaglia Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma – farmacia di prevenzione dove si potranno fare, come già accade, i vaccini e la telemedicina. In tal modo anche le liste d’attesa vengono abbattute e i cittadini possano fruire di servizi essenziali vicini a casa e sempre più capillari”. 

D’altronde, come sottolinea Arturo Cavaliere, presidente Sifo: “La farmacia dei servizi e i farmacisti ospedalieri sono una congiunzione che collega l’intensità di cura al territorio e alla cronicità di cura. Oltre il 30 per cento delle terapie prescritte in ospedale diventeranno terapie sul territorio”.  

Un’evoluzione sanitaria nella quale “i farmacisti sono diventati la porta di ingresso del SSN – commenta Andrea Mandelli, presidente FOFI – e stanno assumendo sempre più ruoli e compiti tesi a rafforzare la farmacia di prossimità”.  

Un convegno che ha reso “per un giorno – dice Pietro Amorelli, presidente di Atifar Federfarma Agrigento – Agrigento capitale della farmacia italiana in considerazione del parterre di eccellenze venute in città per partecipare al convegno”. 

“È stata senza dubbio una giornata molto produttiva – commenta Maurizio Pace, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Agrigento – è chiaro che la presenza del sottosegretario Gemmato e dei rappresentanti della categoria dei farmacisti, dei medici e degli infermieri, ha dato un altissimo livello di qualità al convegno. Ne sono orgoglioso anche perché c’è stata la possibilità, insieme ai dirigenti regionali, di tracciare le linee guida per il futuro del servizio farmaceutico nel panorama nazionale e regionale”.

Il convegno si è concluso con il conferimento delle benemerenze ai farmacisti che hanno compiuto 50 anni di attività e con il giuramento dei nuovi iscritti ai quali sono state consegnate le pergamene di benvenuto.

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