Agrigento

Giornata della memoria, il Prefetto Cocciufa ai giovani: “coltivate i valori della libertà”

Consegnate due medaglie alla memoria a due cittadini aragonesi, Giuseppe D'Alessi e Vincenzo La Mendola, deportati ed internati nei lager nazisti

Pubblicato 1 anno fa

Oggi ricorre il “Giorno della Memoria”, istituito con la legge 20 luglio 2000 n. 211 al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Il 27 gennaio è stato simbolicamente scelto come Giorno della memoria, per ricordare i milioni di morti, ma anche coloro che nella tragedia non si sono piegati, non hanno tradito, hanno aiutato, sono rimasti umani.

In Prefettura ad Agrigento si è svolta la cerimonia di consegna di due Medaglie d’Onore conferite dal Presidente della Repubblica, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “ai cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti destinati al lavoro coatto per l’economia di Guerra” alla presenza dei Sindaci di Agrigento e di Aragona, Franco Miccichè e Giuseppe Pendolino, e di una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo “Agrigento Centro” che si sono esibiti con due brani musicali (l’Inno di Mameli e l’Inno alla Gioia) e con letture e riflessioni incentrate sulle figure di Primo Levi e Liliana Segre.

Una medaglia è stata consegnata a Giuseppe D’Alessi, nipote del defunto Sig. Giuseppe D’Alessi, classe 1923, cittadino aragonese che è stato arruolato nel 1942 e, dopo aver combattuto dal 16 giugno 1943 in territorio italiano, a seguito dell’armistizio, il 12 settembre successivo venne catturato dai tedeschi a Ragusa in Dalmazia; qui fu internato per quasi tre anni, quando gli fu concesso di poter fare ritorno in Sicilia. L’altra medaglia è stata consegnata a Patrizia La Mendola, anipote del defunto La Mendola Vincenzo, classe 1912, anch’egli cittadino originario del Comune di Aragona, che fu chiamato alle armi nel 1939. Dopo aver combattuto per diversi periodi in territorio italiano, il 10 novembre 1942 partì via terra per la Grecia, giungendo ad Atene quattro giorni dopo; qui si imbarcò per raggiungere l’isola di Rodi nel Dodecaneso giungendovi il 15 novembre.Dopo aver partecipato per quasi un anno alle operazioni di guerra alla frontiera greco-albanese, venne catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e deportato in campo di prigionia in Germania ove rimase fino al 5 settembre del 1945.

Alla cerimonia hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di Polizia e della  Capitaneria di porto di Porto Empedocle, un rappresentante del  Libero Consorzio Comunale e del Comitato provinciale ANPI di Agrigento e, naturalmente, i familiari degli insigniti.

I riconoscimenti sono stati consegnati dal Prefetto di Agrigento e dal Sindaco di Aragona e da due studenti in una ideale continuità con la storia, rappresentata dagli insigniti, di valori e impegno che deve caratterizzare anche le giovani generazioni.

Nell’occasione, il Prefetto, Maria Rita Cocciufa, nel suo intervento, ha evidenziato  che è nostro dovere non solo ricordare milioni di persone innocenti vittime della insensata violenza nazista, ma anche mediante l’approfondita conoscenza di un periodo storico buio e drammatico per l’Europa e per il mondo intero, impegnarsi per far si che simili tragedie non debbano più ripetersi; per fare ciò occorre alimentare la coscienza critica, soprattutto dei giovani, ai quali il Prefetto si è in particolare rivolta, perché apprezzino e coltivino i valori  fondamentali della libertà e della democrazia.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *