Agrigento

Inchiesta Kerkent, si apre processo ordinario per 7 imputati

Si è aperto ieri, davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, il processo con rito ordinario scaturito dall’inchiesta condotta dalla Dia di Agrigento, guidata dal vicequestore Roberto Cilona, denominata “Kerkent”. Sul banco degli imputati, in questo filone, siedono Pasquale Capraro, 28 anni; Angelo Cardella, 48 anni; Francesco Luparello, 46 anni; Saverio Matranga, 42 anni; Gabriele […]

Pubblicato 4 anni fa

Si è aperto ieri, davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, il processo con rito ordinario scaturito dall’inchiesta condotta dalla Dia di Agrigento, guidata dal vicequestore Roberto Cilona, denominata “Kerkent”.

Sul banco degli imputati, in questo filone, siedono Pasquale Capraro, 28 anni; Angelo Cardella, 48 anni; Francesco Luparello, 46 anni; Saverio Matranga, 42 anni; Gabriele Miccichè, 29 anni; Calogero Trupia, 34 anni; Angelo Iacono Quarantino, 28 anni, di Porto Empedocle.

La prima udienza, tenutasi a porte chiuse per le disposizioni “anti-covid”, ha visto la costituzione di una parte civile. Ventotto le persone che invece hanno scelto il rito abbreviato (processo che si avvia verso la discussione).

Il blitz Kerkent scatta all’alba del 4 marzo 2019 quando gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento, agli ordini del vicequestore Roberto Cilona, arrestano trentadue persone al termine di un’attività di indagine cominciata all’indomani della scarcerazione del boss Antonio Massimino, figura principale dell’inchiesta (recentemente condannato a sette anni e quattro mesi per armi), che avrebbe riorganizzato la famiglia mafiosa di Agrigento e creato contemporaneamente una “holding” dello spaccio facente a lui capo. Le accuse nei confronti delle trentadue persone (a vario titolo) sono associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (aggravata dal metodo mafioso),  detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.

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