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“Bilanci aggiustati a Porto Empedocle:” Comune chiede costituirsi parte civile, difesa si oppone

Prima udienza preliminare, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella, nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Chiara Bisso nei confronti dell’attuale sindaco di Agrigento Calogero Firetto nonchè dell’ex responsabile del settore finanziario del comune Salvatore Alesci e per cinque revisori contabili (Francesco Maria Coppa, Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico […]

Pubblicato 4 anni fa

Prima udienza preliminare, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella, nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Chiara Bisso nei confronti dell’attuale sindaco di Agrigento Calogero Firetto nonchè dell’ex responsabile del settore finanziario del comune Salvatore Alesci e per cinque revisori contabili (Francesco Maria Coppa, Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico Fiannaca ed Ezio Veneziano con l’accusa di falso in atto pubblico) che si sono succeduti dal 2011 al 2014. La vicenda riguarda l’inchiesta sui bilanci del Comune di Porto Empedocle paese dove qualche anno fa Firetto ha rivestito la carica di primo cittadino. Il sindaco è accusato di tre ipotesi di falso commesso da pubblico ufficiale.

Questa mattina proprio il comune di Porto Empedocle ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento a carico dell’ex sindaco. Richiesta a cui si è fermamente opposta la difesa – rappresentata dagli avvocati Angelo Farruggia e Antonino Reina – che ha sollevato una eccezione di esclusione della parte civile. 

Alla base dell’opposizione della difesa le due sentenze passate in giudicato della Corte dei Conti che, per gli stessi fatti, aveva prosciolto il sindaco di Agrigento Calogero Firetto. La Procura regionale della Corte dei conti aveva citato in giudizio per danno all’erario sia Calogero Firetto che Salvatore Alesci, rispettivamente ex sindaco del comune di Porto Empedocle e responsabile del settore economico-finanziario del Comune.Ai due veniva contestato di aver utilizzato le anticipazioni di liquidità ottenute nell’anno 2014 per fare fronte a spese correnti del comune, contravvenendo così all’obbligo legale della destinazione dei fondi ricevuti e vincolati al pagamento dei debiti scaduti delle pubbliche amministrazioni verso terzi (imprese e privati).

La Procura di Agrigento, con il pm Chiara Bisso, presta particolare attenzione sull’utilizzo delle royalties (aliquota di prodotto lordo che le società concessionarie di giacimenti minerari o petroliferi si impegnano a corrispondere, nel caso specifico al Comune di Porto Empedocle in sostituzione o a fianco degli utili netti) versate dall’Enel, quale compenso per la realizzazione del rigassificatore, mai realizzato, e che sarebbero serviti per mettere a posto i conti. Circostanza questa ritenuta al di sotto di ogni sospetto dalla Procura.

Si torna in aula il 4 marzo quando il giudice scioglierà la riserva.

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