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L’omicidio del pensionato di Raffadali, fissato il processo d’Appello

L’ex dipendente comunale fu ritrovato morto nel 2011 ma la svolta alle indagini si registra nel settembre 2020 con le dichiarazioni di Antonino Mangione

Pubblicato 1 anno fa

Il processo sull’omicidio di Pasquale Mangione, ex dipendente del comune di Raffadali ucciso il 2 dicembre 2011 nelle campagne di contrada Modaccamo, approda in Appello. La prima udienza si celebrerà il prossimo 3 luglio davanti la seconda sezione della Corte di Assise di Palermo.

Sul banco degli imputati siedono Angelo D’Antona, 38 anni, condannato in primo grado a 30 anni di reclusione e Antonino Mangione, condannato dal tribunale di Agrigento a 16 anni di reclusione anche grazie alle attenuanti derivate dalla sua collaborazione. Sono state, infatti, alcune sue dichiarazioni a risultare decisive per risolvere un vero e proprio cold case.

Un terzo imputato, Roberto Lampasona, è attualmente imputato davanti la Corte di Assise di Agrigento dopo che la sua posizione è stata stralciata per un difetto di notifica. La vicenda riguarda l’omicidio di Pasquale Mangione: l’ex dipendente comunale fu ritrovato morto nel 2011 ma la svolta alle indagini si registra nel settembre 2020 con le dichiarazioni di Antonino Mangione che, oltre ad auto-accusarsi, fornì diverse indicazioni sul delitto. L’imputato ha raccontato di aver ricevuto una somma pari a 5 mila euro (non 10 mila euro) oltre a 1.300 euro per l’acquisto della pistola.

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