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Moncada Energy replica al sindaco: “Rispettato il contratto, consegneremo solo 4 immobili”

Prosegue la querelle tra la Moncada Energy e il Comune di Porto Empedocle per il contenzioso relativo all’area ex Montedison

Pubblicato 2 anni fa

Prosegue la querelle tra la Moncada Energy e il Comune di Porto Empedocle per il contenzioso relativo all’area ex Montedison. La società del gruppo Moncada ha convocato questa mattina una conferenza stampa in replica alle dichiarazioni del sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello https://www.grandangoloagrigento.it/porto-empedocle/porto-empedocle-e-scontro-tra-comune-e-moncada-energy-parentesi-triste-per-la-citta.

Al centro della vicenda il contratto di locazione dell’area e una “battaglia” giudiziaria che ormai prosegue da anni e che potrebbe riservare colpi di scena nell’immediato. https://www.grandangoloagrigento.it/apertura/moncada-energy-group-a-gamba-tesa-sul-comune-di-porto-empedocle

L’INTERVISTA

LA RICOSTRUZIONE DELLA MONCADA ENERGY

“Non vogliamo esasperare la vicenda, ma le gravi affermazioni che il sindaco ha fatto nel corso di una conferenza stampa potrebbero lasciare adito a interpretazioni o deduzioni assolutamente lontane dalla realtà. Infatti lo stesso asserisce che “l’11 settembre 2007 il comune di Porto Empedocle e la Moncada Costruzioni sono chiamati a stipulare il contratto di locazione dei manufatti e di concessione del diritto di superficie per la cifra di 247,500 euro. Immediatamente, sempre nello stesso contratto, la Moncada Costruzioni chiede ed ottiene di trasformare il versamento di 495 mila euro, corrispondente a due annualità di canone versati come cauzione, in anticipazione di due annualità di affitto. Sempre nello stesso contratto la Moncada Costruzioni chiede e ottiene di decurtare il canone annuo di 70.714,28 euro a partire dal secondo anno di contratto e per i successivi 7 anni. E qui volevo soffermarmi un attimo. Il bando di gara stabiliva un punteggio in percentuale per ogni elemento da valutare, il rilancio sul prezzo stabilito inizialmente attribuiva il 30% su un totale del 100%. La Moncada Costruzioni offre un aumento del 65% sul prezzo a base d’asta che era di 150 mila euro, ed esattamente 97.500 euro.”

Tutto quello che il sindaco ha affermato nella citata conferenza stampa risulta distante da quanto effettivamente accaduto. Sul punto, è necessaria la lettura di alcune righe del contratto per comprendere la erroneità delle affermazioni del sindaco ed invero: “Che con deliberazione 01 G.M. n179 dell’11 settembre 2007 sono state accolte le istanze avanzate dal R.T.I. e precisamente di modificare la natura del versamento di 495 mila euro da deposito cauzionale in anticipazione di due annualità di canone dando atto che il canone annuale di locazione dei manufatti e di concessione del diritto di superficie sarà decurtato di 70.714,28 euro a partire dal secondo anno di contratto per 7 anni consecutivi.”

Sulla base di quanto scritto è evidente che la Moncada non ha ottenuto alcuna riduzione del canone di locazione. Infatti, nel periodo intercorrente tra l’aggiudicazione del bando e la sottoscrizione del contratto, la Moncada propone di modificare il titolo del deposito di 495 mila euro da cauzione ad anticipazione di due annualità di canone. Inoltre, per garantire il Comune sul futuro adempimento del contratto, propone il rilascio di una fideiussione. Contestualmente, come ovvio, propone che il versamento di 495 mila euro, il quale per via della fideiussione non avrebbe più la funzione di deposito cauzionale, venga recuperato in 7 rate dal canone di locazione. Tale proposta è stata accolta dal comune con delibera di giunta n.179 dell’11 settembre 2007.” 

Quindi, se non fosse chiaro, la Moncada ottiene un recupero di 70.714,28 euro all’anno, solamente per 7 anni e solamente perchè, avendo pagato anticipatamente due annualità di canone ed avendo fornito una fideiussione al comune di una primaria compagnia come l’allora Carige, chiede ed ottiene il diritto ad avere restituito la somma anticipata precedentemente e chiede addirittura di recuperare la somma, in un’unica soluzione, queste vengano restituite in 7 anni. Vogliamo sperare che la ricostruzione fatta dal sindaco sia frutto di una cattiva interpretazione degli atti e del contratto. Infatti, era sufficiente accertare che l’importo complessivo pagato dalla Moncada fosse corrispondente (come lo è) alla somma dell’importo di 247,500 mila euro moltiplicato per le annualità nelle quali effettivamente gli immobili sono stati condotti in locazione.Ribadiamo, per estrema chiarezza, che quanto pagato dalla Moncada è esattamente quanto previsto dal contratto, che analogamente corrisponde a quanto previsto dal bando di gara e nell’aggiudicazione della stessa in favore della Moncada. Ora, la Moncada intesa come famiglia prima e società dopo, è forte della propria storia e della propria correttezza quindi, asino a quando qualcuno decide di vociferare su argomenti banali, questi si preferisce sempre lasciali, senza timore, al vaglio dell’opinione pubblica ma quando qualcuno rilascia affermazioni distanti dalla realtà è diverso che essi vengano chiariti pubblicamente.”

“Sulla base di quanto detto ed attestato, risulta smentita altresì la ricostruzione fatta dal sindaco in relazione al fatto che le opere gratuite, che hanno indubbiamente arricchito il territorio di Porto Empedocle, non sarebbero state donate dalla Moncada bensì le avrebbero pagate gli empedoclini con la riduzione del canone. Si ribadisce, dunque, che l’avvio di una campagna di adozione nazionale e la realizzazione di un canile i quali sono stati sottratti all’abbandono oltre 380 animali presenti sull’area in gravi condizioni, gli interventi di radicale pulizia eseguiti alla torre di Carlo V, la realizzazione della rotatoria all’uscita del porto, il livellamento dell’area di piazzale della recinzione in prossimità dello snodo tra Piazza Donegani, la rotatoria ed il tratto stradale di accesso al porto, dil tutto con successiva pavimentazione in conglomerato bituminoso e piantumazione di essenze arboree sono il frutto di opere di liberalità donate dalla Moncada Energy alla collettività di Porto Empedocle così come la ristrutturazione e tutti i successivi interventi di manutenzione ordinaria eseguiti sull’immobile di proprietà del comune di Porto Empedocle e concesso in uso all’Arma dei Carabinieri.”

Quanto invece alla addizioni apportate agli immobili, che per la prima volta il sindaco nel corso della conferenza qualifica inspiegabilmente come migliorie e non addizioni, deve precisarci che non si comprende il motivo per cui in ben tre occasioni formali lo stesso, non solo le definisce addizioni e mai migliorie, ma ne chiede altresì la valutazione in termini economici alla società e verbalizza, in ultimo, che il comune vuole riconsegnati gli immobili nellostesso stato di fatto in cui sono stati consegnati. Quando il sindaco sostiene che la città di Porto Empedocle è ostaggio della Moncada perché non può aver – a causa di questa – nessuno sviluppo industriale, dovrebbe chiarire che le paventate manifestazioni di interesse da parte di imprese internazionali giungono al comune perché quella è un’area Zes (zona economica speciale) dove si hanno vantaggi fiscali ed autorizzativi sulle iniziative imprenditoriali che si avviano. Quell’area è diventata Zes esclusivamente per merito della Moncada che ha dato incarico ad uno studio legale per impugnare una delibera regionale che proponeva la perpetrazione delle ZES dalla quale la zona e Montedison era stata esclusa.”

LA RICOSTRUZIONE DEL COMUNE DI PORTO EMPEDOCLE

“L’11 settembre 2007 il comune di Porto Empedocle e la Moncada Costruzioni sono chiamati a stipulare il contratto di locazione dei manufatti e di concessione del diritto di superficie per la cifra di 247.500 euro. Immediatamente, sempre nello stesso contratto, la Moncada Costruzioni chiede ed ottiene di trasformare il versamento di 495 mila euro, corrispondente a due annualità di canone versati come cauzione, in anticipazione di 2 annualità di affitto. Sempre nello stesso contratto la Moncada Costruzioni chiede e ottiene (atto deliberativo n.179 del 11.07.2007) di decurtare il canone annuo di 70.714,28 euro a partire dal secondo anno di contratto e per i successivi 7 anni (dato che ormai i primi due erano stati pagati convertendo la cauzione in canone). E qui volevo soffermarmi un attimo. Il bando di gara stabiliva un punteggio in percentuale per ogni elemento da valutare, il rilancio sul prezzo stabilito inizialmente attribuiva il 30% (percentuale più alta) su un totale del 100%. La Moncada Costruzioni, come riportato a pag. 4 del contratto di locazione, offre un aumento del 65% sul prezzo a base d’asta, che era di 150 mila euro, ed esattamente 97.500 euro. Quindi quando la Moncada Energy afferma di aver fatto opere a favore del Comune di Porto Empedocle, in realtà il costo è stato sostenuto dagli empedoclini, avendo il Comune concesso uno sconto sui canoni dovuti dalla Moncada pari a 494,999,96 euro. In data 16 agosto 2010 l’Amministratore pro-tempore della Moncada Costruzioni concede la proroga della durata del contratto di affitto per ulteriori 5 anni con la possibilità di proroga di ulteriori 5 anni alla scadenza. In data 6 febbraio 2015, con delibera 70 dell’amministrazione comunale, preso atto che la Moncada Costruzioni non effettuava il versamento dei canoni previsti, conferiva incarico a diversi legali di agire nei confronti della Moncada Energy per il recupero delle somme (tutto questo con aggravio di costi per la collettività). Negli anni a seguire la società noncontenta della riduzione del canone già ottenuta sollecitava con diverse note l’amministrazione pro-tempore ad ulteriore riduzione del canone visto che la società aveva effettuato dei lavori all’interno dell’area e dei manufatti concessi in locazione. Cn nota del 19 novembre 2012 l’amministrazione pro-tempore respingeva richiesta di una definizione transattiva e faceva notare alla Moncada Energy quanto stipulato l’11 settembre 2007, dove viene riportato espressamente la dichiarazioni di accettazione dei manufatti nello stato in cui si trovavano e l’impegno della Moncada Energy ad effettuare lavori, anche di carattere strutturale e di manutenzione straordinaria. Dopo questa ricostruzione, tutta antecedente al mio insediamento, arriviamo al 19 ottobre 2021 quando il tribunale di Agrigento condanna la Moncada Energy al pagamento dei canoni non versati dal 2013 al 2017 per un totale complessivo di 1 milione 237.500 euro e il riconoscimento decagoni ancora dovuti dal 2018 alla data della sentenza e l’intimazione alla Moncada Energy di riconsegnare i locali al Comune. Ed eccoci arrivati ai giorni nostri, ed esattamente al mese di dicembre 2021 quando Moncada chiede un appuntamento con il sottoscritto per discutere della vicenda area Ex Montedison, incontro che avviene al palazzo di Città in presenza del suo avvocato.Moncada, dopo avermi illustrato la situazione attuale, mi chiese se era possibile ridiscutere le condizioni del contratto di locazione e in particolare la possibilità di una riduzione del canone. Risposi che non conoscevo la vicenda e i particolari ma prima di discutere del contratto sarebbe stato opportuno che il gruppo Moncada versasse quanto dovuto al Comune di Porto Empedocle così come sancito dal Tribunale di Agrigento. La risposta fu breve e concisa: non ci penso nemmeno e ricordi che in questo modo il comune prenderà i soldi fra 10 anni. La discussione finì lì. In data 11 febbraio 2022 il gruppo Moncada proposte istanza con richiesta provvedimento inaudita altera parte alla Corte di Appello di Palermo al fine di ottenere la sospensiva del pagamento di quanto previsto dal tribunale di Agrigento adducendo tutta una serie di motivazioni tra cui quella che il far fronte ad un impegno economico così gravoso ed inaspettato potrebbe contrarre l’attività di impresa rendendo difficoltosi altri pagamenti. In data 15 febbraio perviene al Comune l’atto di sospensione del pagamento concesso dalla Corte di Appello di Palermo. Appreso il contenuto della richiesta della Moncada Energy, ed in particolare quella di non essere nelle condizioni di disporre di liquidità e che “la situazione della Moncada Energy appare già compromessa da un altro elemento straordinario, il sequestro preventivo di quasi 6,5 milioni di euro disposto dalla Procura di Agrigento, il Comune di Porto Empedocle in data 18 febbraio 2022 conferisce incarico legale al fine di proporre istanza di fallimento nei confronti della Moncada Energy Group. Solo a seguito della delibera il gruppo Moncada adempie al versamento di quanto dovuto, veramente fatto non perché la Moncada Energy sia stata folgorata sulla via di Damasco ma solo perché, come scrive la stessa in una nota del 3 febbraio 2022 inviata al Comune di Porto Empedocle, al fine di evitare che il sostituto procuratore Gianluca Caputo utilizzasse le motivazioni addotte nella delibera per fornire “soccorso alle deboli motivazioni poste a sostegno delle esigenze cautelari per il mantenimento del sequestro preventivo cui sopra”. Nei mesi successivi tra il comune di Porto Empedocle e la Moncada Energy vi sono stati diversi incontri, nessuno dei quali ha portato ad una conclusone che fosse vantaggio per entrambi. Nell’ultima proposta la Moncada Energy, dopo aver scartato quella del Comune, la stessa avanzava l’ipotesi di consegnare al comune solo una parte lasciando tutto il resto alla Moncada e una proroga fino al dicembre 2040 del diritto di superficie. Ipotesi che avrebbe reso inutilizzabili gli immobili restituiti. Il 25 agosto 2022 il gruppo Moncada, rispondendo ad una nostra nota con la quale si chiedeva di quantificare il valore delle addizioni apportate, quantificava le stesse in 1 milione e 300 mila euro, cifra ritenuta spropositata e pertanto rigettata. “La vicenda Moncada ha rappresentato e rappresenta una parentesi triste per la città di Porto Empedocle. La questione andava affrontata già nel 2009 dato che a fronte di un piano industriale che avrebbe dovuto essere realizzato in 18 mesi, così come previsto dal contratto, ed occupare 92 unità, ad oggi è sotto gli occhi di tutti,era ed è un cimitero industriale. La mancata ipotesi di sviluppo di quell’area da parte della Moncada Energy ha fatto sì che dal 2007 ad oggi (15 anni dopo), la Moncada Energy invece di proporre alla città di Porto Empedocle soluzioni per uno sviluppo che rendesse giustizia ad una collettività che per 15 anni ha parato ed immaginato che da quell’area potesse ripartire lo sviluppo economico di una città, si è preoccupata in tutti questi anni di chiedere, con diverse note, la rimodulazione di un contratto al fine di ottenere riduzione sul canone di affitto”. 

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