Catania

Omicidio pentito Orazio Pino: letto il labiale per incastrare arrestato

Una consulenza fornita da una associazione di sordomuti per leggere il labiale del presunto omicida, che spiega di avere usato un solo colpo di pistola, tracce di polvere da sparo sull’auto di una amica, complice involontaria dell’omicidio, e l’impronta di una scarpa sul luogo del delitto: sono alcuni elementi che hanno portato all’arresto di Sergio […]

Pubblicato 5 anni fa

Una consulenza fornita da una associazione di sordomuti per leggere il labiale del presunto omicida, che spiega di avere usato un solo colpo di pistola, tracce di polvere da sparo sull’auto di una amica, complice involontaria dell’omicidio, e l’impronta di una scarpa sul luogo del delitto: sono alcuni elementi che hanno portato all’arresto di Sergio Tiscornia, presunto assassino di Orazio Pino, ex collaboratore di giustizia catanese ucciso ad aprile in un parcheggio a Chiavari.

L’omicidio
ha un movente passionale ed economico legato alla seconda vita della vittima e
non a vendette di mafia.

L’assassinio aveva fatto scalpore nella ricca cittadina del levante ligure perchè aveva fatto conoscere il passato di Pino Orazio, che prima di diventare commerciante di gioielli era stato un killer della mafia, si era pentito ed era diventato collaboratore di giustizia. Colleghi e conoscenti di Chiavari rimasero spiazzati dalla scoperta.

Il
presunto omicida, Sergio Tiscornia, arrestato nella notte, operaio edile di 50
anni, separato, è il fidanzato di Adriana Hernandez Escobar, che negli anni
scorsi aveva avuto con la vittima una relazione sentimentale intrecciata con
degli affari.

Il
Tiscornia, accompagnato dalla Escobar, la sera dell’omicidio di Orazio Pino si
trovava all’interno del parcheggio multipiano di Chiavari, dove Pino è stato
freddato a morte. Circostanza questa confermata dalla capillare analisi delle
telecamere di sorveglianza del traffico cittadino di Chiavari, come
dall’analisi dei lettori targhe di Comuni limitrofi.

Secondo
la Polizia, che non ha preso al momento provvedimenti nei confronti della
donna, questa si sentiva “oppressa e minacciata” dall’ex. Non è
ancora stabilito se Tiscornia abbia agito di sua iniziativa o sia stato spinto
a farlo da qualcun altro.

Secondo
la Polizia l’omicidio è stato premeditato dal 2018. Sergio Tiscornia, difeso
dall’avvocato Claudio Zadra, da agosto dello scorso anno avrebbe iniziato a
pedinare Orazio, a studiarne gli spostamenti e le abitudini.

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