Catania

Inchiesta ‘Università bandita’: a giudizio nove docenti, condannato Magnano di San Lio

l processo definito in data odierna ha riguardato complessivamente dieci persone

Pubblicato 3 anni fa

Il Gup Marina Rizza a conclusione dell’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta ‘Università bandita’ su presunte alterazioni dei bandi e delle procedure per la selezione del personale docenti ha disposto il rinvio a giudizio per quarantadue capi d’imputazione nei confronti di due ex rettori dell’università di Catania e di sette capi dipartimento dello stesso ateneo.

Lo afferma, in una nota, il procuratore Carmelo Zuccaro.

“Nell’ambito dello stesso procedimento – si legge ancora nella nota – è stata, altresì, emessa condanna con le forme del rito abbreviato nei confronti dell’ex prorettore Giancarlo Magnano di San Lio. L’ex pro-rettore è stato assolto dal reato associativo e condannato a 1 anno e 2 mesi (pena sospesa) per le altre contestazioni. Anche per lui la Gup ha riqualificato il reato di turbativa (legata alla cattedra dell’ex assessore Licandro) in abuso d’ufficio in relazione alla formazione di un bando per un posto di professore di prima fascia al Dipartimento di Scienze Umanistiche per il settore scientifico disciplinare “Diritto Romano e Diritti dell’antichità”.

Il Gup ha, invece, deciso per il non luogo a procedere (e per l’assoluzione nel procedimento celebrato nelle forme del rito abbreviato) con riferimento al contestato reato associativo” (due ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, e i docenti Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa). Mentre sono stati rinviati a giudizio per abuso d’ufficio e falso (corruzione per atti contrari ai propri doveri è contestato solo a Basile e Drago) con la riqualificazione degli episodi valutati dal pm come turbata libertà di scelta del contraente in abuso d’ufficio. Il processo si aprirà il prossimo 10 maggio davanti alla terza sezione penale di Catania.

“La sentenza del Gup – sottolinea il procuratore Zuccaro – sebbene non abbia riconosciuto l’esistenza di un’associazione per delinquere, decisione per la quale questa Procura valuterà, lette le motivazioni, eventuali gravami, fornisce un importante riscontro all’ipotesi accusatoria in merito all’esistenza di un diffuso sistema di illegalità all’interno delle istituzioni universitarie catanesi”-

Il processo definito in data odierna ha riguardato complessivamente dieci persone: due ex rettori, sette capi di dipartimento (rinviati a giudizio) oltre al prorettore (giudicato in abbreviato).

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