Agrigento

Casa a luci rosse ad Agrigento, in aula il racconto delle indagini

A processo c'è un'intera famiglia agrigentina

Pubblicato 3 anni fa

E’ ripreso ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, il processo a carico di un’intera famiglia della Città dei Templi – Emanuele Pace, 67 anni ex impiegato delle Poste, Pierina Miccichè, 63 anni, e il figlio Visilij Pace, 30 anni – accusata di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. In aula è comparso, chiamato a testimoniare dal sostituto procuratore Paola Vetro, uno degli agenti della Squadra Mobile di Agrigento impegnato sul campo nelle indagini poi sfociate nell’operazione “Saponara”.

Il poliziotto ha raccontato delle varie fasi dell’attività investigativa, delle intercettazioni a carico dei protagonisti e delle testimonianze raccolte dai clienti delle prostitute che venivano reclutate. La vicenda risale al febbraio dello scorso anno quando – a margine di un’attività investigativa – i poliziotti della Squadra Mobile, guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, arrestarono i tre congiunti. Secondo l’accusa avrebbero messo su un giro di squillo nel pieno centro di Agrigento sfruttando tre immobili, originariamente destinati ad accogliere turisti per brevi periodi, in via Saponara. 

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