Favara

Droga a Favara, inchiesta Casuzza: chieste 9 condanne

L'inchiesta ipotizza un traffico di droga tra Favara e Canicattì

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Gloria Andreoli, ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti di nove persone coinvolte nell’inchiesta Casuzza – eseguita dalla Squadra Mobile di Agrigento guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi – che ha fatto luce su un importante traffico di sostanze stupefacenti – principalmente hashish e marijuana – che si estendeva tra Favara e Canicattì.

Queste le richieste: Michele Bongiorno, 31 anni (2 anni e 6 mesi); Alisea D’Ippolito, 21 anni (10 mesi e 20 giorni); Giovanni Lombardo, 28 anni (1 anno e 4 mesi); Pia Pullara, 22 anni (3 anni e 8 mesi); Cristina Schembri, 25 anni (4 anni); Antonio Sciortino, 46 anni (3 anni, 1 mese e 10 giorni); Domenico Stagno, 22 anni (10 mesi e 20 giorni). Altri due imputati hanno chiesto di patteggiare la pena: si tratta di Carmelo Papia, 35 anni, e Gabriele Gramaglia, 26 anni. Altri tre imputati, invece, non hanno chiesto il rito abbreviato e dunque rischiano il rinvio a giudizio: si tratta di Alexsandru Adonis Hoamea, 30 anni, Vanessa Fallea, 30 anni, e Bah Ousmane, 22 anni. 

La richiesta di rinvio a giudizio è stata proposta nei confronti di: Michele Bongiorno, 30 anni; Alisea D’Ippolito, 20 anni; Vanessa Fallea, 29 anni; Gabriele Gramaglia, 25 anni; Alexsandru Adonis Hoamea, 29 anni; Giovanni Lombardo, 27 anni; Bah Ousmane, 21 anni; Carmelo Papia, 34 anni; Floriana Pia Pullara, 21 anni; Cristina Schembri, 24 anni; Antonio Sciortino, 45 anni; Calogero Sorce, 28 anni; Angelo Stagno, 28 anni; Domenico Stagno, 21 anni.

L’indagine nasce agli inizi del 2019 con il ritrovamento di un telefono cellulare che da lì a poco si è rivelato un prezioso spunto investigativo per gli inquirenti: nomi, cifre, appuntamenti. La base utilizzata per smerciare la droga era una “casuzza”, così come descritta dagli indagati, presa in affitto. Documentati 72 episodi di cessione di sostanza stupefacente perfino nei pressi di una caserma che, come prevede la legge in materia, ha anche fatto scattare l’aggravante contestata oggi. Nell’operazione coinvolto anche un richiedente asilo – che fino ad oggi risiedeva in una comunità alloggio ad Agrigento. 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Cusumano, Barba, Giardina, Vella, Raguccia, Vetro, Augello, Virgone, Balsamo, Baldacchino. 

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