Giudiziaria

Incarichi extra, professore dovrà risarcire Università di Palermo

Il professore dovrà risarcire l'Ateneo con 128 mila euro

Pubblicato 3 anni fa

I giudici della Corte dei Conti presieduti da Giuseppa Maneggio hanno condannato il professore della facolta’ di Ingegneria dell’universita’ di Palermo Mario Rosario Mazzola a risarcire l’Ateneo con 128 mila euro perche’ avrebbe ricoperto incarichi e consulenze che sarebbero incompatibili con il suo lavoro di professore a tempo pieno. La procura contabile diretta da Gianluca Albo aveva chiesto 343 mila euro. Secondo i magistrati contabili per alcuni incarichi il docente aveva informato l’ateneo mentre per altri sono caduti in prescrizioni. Da qui la riduzione della somma da risarcire.

Le indagini erano partite da una segnalazione della guardia di finanza in cui veniva denunciata l’ipotesi di danno erariale da parte del professore. Mazzola, oggi ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime, in passato ha ricoperto ruoli di amministratore di una societa’ per azioni e consulente di una serie di enti a partecipazione pubblica come Invitalia e Formez. Per l’avvocato difensore di Mazzola “le attivita’ di consulenza a favore dello Stato e di altri enti pubblici sarebbero consentite liberamente ai docenti. Non solo ma non vi era stato occultamento doloso visto che l’Universita’ era venuta a conoscenza delle consulenze”.

Per i giudici di primo grado “si evince – si legge nella sentenza – che non si tratta di consulenze in materia scientifica, ma di fornire risoluzione a problematiche concrete e, quindi, espletamento di attivita’ libero professionale“. Ma aggiungono i giudici “per i professori a tempo pieno rimane il divieto di espletamento di attivita’ libero professionale in assoluto”. Le consulenze non possono essere considerate diversamente dalla collaborazione scientifica altrimenti “il divieto sarebbe facilmente aggirabile, per i professori a tempo pieno, indicando come mere consulenze incarichi che, invece, hanno natura libero professionale”. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *