Pensionato ucciso a Raffadali, in due al giudizio abbreviato
Il pensionato fu ucciso nel dicembre 2011
Giudizio abbreviato per due dei tre imputati per l’omicidio del pensionato raffadalese Pasquale Mangione, trovato morto in contrada Modaccamo, nelle campagne di Raffadali, il 2 dicembre del 2011. Antonino Mangione e Angelo D’Antona come richiesto dai loro legali – gli avvocati Salvatore Pennica, Valentina Tranchina e Teresa Alba Raguccia – compariranno il prossimo 30 novembre per la requisitoria del processo davanti al gup Stefano Zammuto.
La posizione del terzo imputato – Roberto Lampasona – è stata stralciata per un errore nell’avviso conclusione indagini non notificato ai legali Antonino Gaziano e Salvatore Manganello. Per lui a breve scadranno i termini di custodia cautelare ma – nella sostanza – cambierà poco e rimarrà in carcere in quanto sta scontando un’altra condanna. La vicenda riguarda l’omicidio di Pasquale Mangione: l’ex dipendente comunale fu ritrovato morto nel 2011 ma la svolta alle indagini si registra nel settembre 2020 con le dichiarazioni di Antonino Mangione che, oltre ad auto-accusarsi, fornì diverse indicazioni sul delitto. L’imputato ha raccontato di aver ricevuto una somma pari a 5 mila euro (non 10 mila euro) oltre a 1.300 euro per l’acquisto della pistola. L’omicidio sarebbe stato commissionato dal figlio della vittima che però è rimasto fuori dal processo.