Giudiziaria

Racalmuto: quando sono stati uccisi Rosa e Giuseppe?

Anche la figlia, la donna che ha trovato i corpi e dato l'allarme, è stata sottoposta ad accertamenti stringenti

Pubblicato 1 anno fa

La scena è di quelle che manco i film horror riescono a descrivere bene: sangue dappertutto, mariti e moglie massacrati a coltellate quasi abbracciati nel tentativo disperato di schivare i fendenti mortali.

Questa è l’immagine, ormai rimasta impressa negli occhi della figlia delle vittime che ha scoperto i due corpi dei genitori che non davano più notizie da ore, forse anche un giorno.

E da questa immagine è partita l’inchiesta della Procura della Repubblica di Agrigento (procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella, sostituto Gloria Andreoli) che sta coordinando il lavoro dei Carabinieri guidati dal col. Vittorio Stingo.

Dopo questa immagine non c’è nulla di certo (in un primo momento si era parlato di omicidio con arma da fuoco e adesso sembra, più verosimilmente, commesso con arma bianca), se non i nomi delle vittime: Giuseppe Sedita, 66 anni, e la moglie Rosa Sardo, 61 anni.

Altro dato certo è il fermo del figlio delle vittime: Salvatore, 34 anni. Che non è stato trovato sul luogo del delitto, che non presentava tracce di sangue e non è stato trovato in possesso di armi. Anche la figlia (che ha trovato i genitori morti) è in caserma e sottoposta ad accertamenti stringenti.

Al momento, dire che Salvatore sia l’assassino sembra un’affermazione molto grave. Si, certo: è il principale sospettato ed a fine interrogatorio si potrà avere qualche elemento in più su cui riflettere. Al momento, tuttavia, la situazione è questa e potrà essere modificata solo al termine del faccia a faccia tra investigatori e l’uomo e con i primi risultati scientifici.

Certa non è, al momento, nemmeno data e ora del delitto.

Potrebbe essere stato commesso ieri. Ed oggi la figlia, quella che ha trovato i cadaveri, avrebbe detto che cercava telefonicamente e ripetutamente da ore i propri genitori. Ma dopo una lunga attesa si è decisa ad andare in contrada Stazione, al terzo piano di una palazzina che si è rivelata la tomba dei suoi cari.

Giuseppe Sedita non ha fatto in tempo a festeggiare il suo pensionamento dal Corpo forestale (con relativa appetibile buonuscita). La cena, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il figlio sospettato del duplice delitto, è tragicamente saltata.

C’è molto da valutare e molto da  indagare ancora.

E’ tutto in evoluzione a Racalmuto ed è tutto da accertare cosa ha preceduto e seguito l’orrendo delitto.

I Ris di Messina stanno per giungere sul posto e da loro si aspetta il tocco decisivo, qualcosa che possa inquadrare al meglio l’intera vicenda che ha sconvolto l’intero paese di Sciascia.

Gente incredula che ieri guardava in tv le scene terribili del plurimo omicidio di Fidene e che oggi, anzi stasera, si trova sotto casa nugoli di giornalisti e cameraman.

Proprio come a Fidene: per celebrare sotto i riflettori l’ennesimo gesto di follia.

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