Giudiziaria

Realmonte, tenta di violentare la vicina di casa mentre dorme: arrestato trentenne 

Raggiunta la camera da letto avrebbe provato a immobilizzare con forza la donna, una signora più grande di trent’anni, posizionandosi con forza sopra di lei

Pubblicato 3 settimane fa

Si intrufola nel cuore della notte nell’appartamento della vicina, la raggiunge in camera da letto e tenta di abusare sessualmente della donna che in quel momento stava dormendo. I carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Agrigento hanno arrestato un trentenne di Realmonte con le accuse di tentata violenza sessuale a violazione di domicilio. Il provvedimento è stato firmato dal gip Giuseppe Miceli che ha disposto nei confronti dell’indagato, difeso dagli avvocati Silvio Miceli e Ivan Trupia, la custodia cautelare in carcere.

La vicenda risale alla notte del 13 settembre scorso. L’uomo, secondo quanto ricostruito, si sarebbe introdotto nell’appartamento della vicina passando per il balcone. Raggiunta la camera da letto avrebbe provato a immobilizzare con forza la donna, una signora più grande di trent’anni, posizionandosi con forza sopra di lei. Sono state le grida d’aiuto della vittima a mettere in fuga l’indagato e allertare i residenti del palazzo. Sul posto, lanciato l’allarme, sono intervenuti gli operatori del 118 e i carabinieri. Le indagini sono state avviate immediatamente anche grazie alla ricostruzione, nitida e lucida, della persona offesa e di un testimone. Pocho dopo i militari dell’Arma hanno raggiunto l’abitazione del trentenne che indossava ancora gli stessi indumenti descritti.

A consolidare i gravi indizi di colpevolezza, ritenuti sussistenti dal gip, anche alcune chat recuperate dai social della signora. Un anno prima, infatti, l’indagato avrebbe in più occasioni inviato messaggi espliciti alla donna manifestando un chiaro intento di avere rapporti sessuali. Per il gip che ha ordinato la cattura del trentenne non ci sono dubbi: “Le dichiarazioni della persona offesa oltre che logiche e coerenti appaiono credibili e tali non sono rimaste affatto isolate e trovano plurimi riscontri”. 

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