Giudiziaria

Uccise ergastolano libero per decorrenza termini: al via processo d’Appello

La vittima, uccisa il giorno di pasquetta, era stata condannata all'ergastolo per omicidio ma libero per decorrenza dei termini

Pubblicato 3 anni fa

Entrerà nel vivo il prossimo 21 dicembre il processo di secondo grado – davanti la Corte d’Assise d’Appello – a carico di Orazio Rosario Cavallaro, 61 anni originario di Ravanusa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, licatese condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato poco prima per scadenza dei termini di custodia. Cavallaro lo scorso dicembre è stato condannato all’ergastolo dal gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco. 

Carità venne ucciso il 2 aprile dello scorso anno, nel giorno di Pasquetta. Secondo la ricostruzione, supportata anche dalle riprese di una telecamera nelle adiacenze che avrebbe ripreso tutto, Cavallaro si sarebbe recato nei pressi del terreno di Carità con un’auto messa a disposizione da alcuni familiari e avrebbe esploso ben tre colpi di arma da fuoco letali per Angelo Carità.

L’indagine, che ebbe inizialmente difficoltà date dal fatto che non vi fosse collegamento tra vittima e omicida, subì una svolta sei mesi dopo l’efferato delitto grazie ai risultati dei carabinieri del Ris che trovarono tracce su una giacca usata da Cavallaro. Carità era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giovanni Brunetto, ucciso nel 2013.La Procura ipotizza un delitto su commissione, quello effettuato da Cavallaro, che avrebbe agito per “vendicare” il delitto.

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