Mafia

Mafia, colpo alla famiglia Santapaola-Ercolano: 17 arresti

Tutti i particolari dell'operazione Odissea

Pubblicato 2 anni fa

Sedici persone arrestate, una posta ai domiciliari e una sottoposta agli obblighi di dimora. E’ il bilancio dell’operazione ‘Odissea’ della polizia di Catania, coordinata dalla locale Dda, di un gruppo legato alla cosca Santapaola-Ercolano che operava in provincia, tra Acireale e Aci Catena, e che si era riorganizzato dopo le scarcerazioni di loro elementi di spicco. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, estorsioni, usura, detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti.

In carcere: Rosario Albicocco, Fabio Arcidiacono (Fabio mafia), Alfio Brancato (Alfio u piu), Giuseppe Salvatore Costarelli, Carmelo Dandolo, Filippo Massimo Felice, Giuseppe Florio (Brioscia), Salvatore Indelicato (U spiddu), Salvatore Mangiagli (Mangiaglione), Carmelo Messina (Melo u pisciaru), Rosario Panebianco (Catta bullata), Pietro Giovanni Pappalardo (Petru a ladra), Antonino Patanè (Nino coca cola), Mario Patanè (U cavaleri), Alfredo Quattrocchi (Alfio), Fabio Sardo (Fabio caropipi). Ai domiciliari: Alfio Pappalardo. Obbligo di dimora: Giuseppe Palazzolo ‘u sucatu.  

Le indagini del commissariato di polizia di Acireale e della squadra mobile di Catania sono state avviate nel gennaio del 2019 e si sono protratte fino al novembre del 2021. Secondo l’accusa il ‘reggente’ sarebbe stato Antonino Patane’, operativo ad Aci Catena, che, ricostruisce la Procura, dopo essere stato scarcerato, nel novembre del 2018, avrebbe “assunto immediatamente la direzione del sodalizio, riorganizzandone la struttura e riattivando diverse estorsioni ai danni di imprenditori del territorio”. A lui si sarebbero uniti altri indagati, anche loro dopo essere stati scarcerati.

Compreso Rosario Panebianco, tornato in liberta’ nel luglio del 2019 e indicato come il capo del gruppo di Acireale dopo “la riunificazione degli storici vertici criminali”, ricostruisce la Dda di Catania, “in continuita’ con le attivita’ delinquenziali del gruppo storico gia’ facente capo al defunto Sebastiano Sciuto, sono state poi accertate con elevata probabilita’ molteplici fattispecie criminose tipiche dei gruppi mafiosi, come le estorsioni, lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’usura”. Un supporto alle indagini e’ arrivato da diversi collaboratori di giustizia come Mario Vinciguerra, Carmelo Porto e Giovanni La Rosa. Durante le indagini, il 21 dicembre 2021, il commissariato di Acireale ha arrestato Salvatore Indelicato, ritenuto uno degli esponenti di spicco della famiglia mafiosa acese, che, con un complice, avrebbe preteso da un commerciante 2.000 euro per “comprare i panettoni per tutti”.

L’arresto e’ stato frutto di un’indagine autonoma rispetto alla principale, spiega la Dda, “resosi necessario per scongiurare piu’ gravi conseguenze”, e che “permetteva di riscontrare ulteriormente l’operativita’ del gruppo criminale e la sua pericolosita’”. Le indagini hanno portato al sequestro dell’attivita’ di un’autonoleggio utilizzato dal gruppo come base logistica per le riunioni associative. 

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