Emergenza Covid-19

Coronavirus: altre tre zone rosse in Sicilia, c’è anche Messina

Scattano nell'Isola tre nuove zone rosse: Messina, Ramacca e Castel di Iudica

Pubblicato 3 anni fa

Da oggi Sicilia in zona arancione, come in Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, e Veneto e da domani scattano nell’Isola tre nuove zone rosse: Messina, Ramacca e Castel di Iudica. Il provvedimento relativo ai tre Comuni, preso d’intesa dal governatore Nello Musumeci con l’assessore alla Salute Ruggero Razza – viste le relazioni delle Asp di Messina e Catania e sentiti i sindaci – serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del coronavirus. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a domenica 31 gennaio. Previsto il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, da parte di ogni soggetto ivi presente, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessita’ o motivi di salute. Sara’ sempre consentito il transito, in ingresso e in uscita, per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza alle attivita’ inerenti l’emergenza, nonche’ per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali.

Inoltre, rimane consentito il transito esclusivamente per garantire le attivita’ necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonche’ per le attivita’ imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante. Una misura particolare riguardera’ Messina: dato il ruolo strategico nei collegamenti, sara’ sempre consentito il transito attraverso il territorio comunale a quanti dovranno raggiungere altre localita’ all’interno o fuori dalla Sicilia. Nella zona degli imbarcaderi, inoltre, restano operativi i drive-in di controllo per poter effettuare i tamponi rapidi su chi fara’ ingresso nella Citta’ dello Stretto e, piu’ in generale, nell’Isola. Disposto il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessita’, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessita’ imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attivita’ non sospese. Sospese tutte le attivita’: didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado; degli uffici pubblici (fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilita’); commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attivita’ di vendita di generi alimentari e di prima necessita’, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita (compresi i centri commerciali); Chiusi i centri commerciali e gli outlet a eccezione delle attivita’ commerciali al dettaglio (generi alimentari e di prima necessita’). Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro. Nei giorni festivi e’ vietato l’esercizio di ogni attivita’ commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Consentita sempre la vendita, con consegna a domicilio, dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

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