La denuncia dei giovani democratici di Naro: “In 50 estromessi dal congresso cittadino”
Lo denunciano in una nota i giovani democratici del circolo di Naro
“Nella giornata di sabato, a Naro, si è consumato l’ennesimo strappo alla democrazia interna del Partito Democratico. Più di 50 ragazze e ragazzi sono stati esclusi dal congresso cittadino, nonostante avessero rinnovato regolarmente la tessera entro i termini previsti, con tanto di certificazione da parte della Commissione Nazionale di Garanzia.” Lo denunciano in una nota i giovani democratici del circolo di Naro.
“Non si trattava di nuove iscrizioni last minute: si trattava di rinnovi legittimi, di giovani che da anni militano attivamente nel Partito, il cui impegno ha portato ad istituire il circolo cittadino dei Giovani Democratici, avvicinando tanti giovani all’attivismo politico e successivamente ad impegnarsi, con successo, alle ultime elezioni amministrative. Eppure, il loro diritto a partecipare è stato ignorato. Annullato con pretesti burocratici, schiacciato da logiche di convenienza, chiaro indizio della volontà di chi, sostenitore della mozione Barbagallo, ha scelto consapevolmente di far prevalere una parte su un’altra.
Tra gli esclusi, anche l’assessore Giuseppe Argirò e la consigliera Ginevra Fabbrica, che hanno regolarmente presentato dichiarazione di appartenenza al Partito. Le loro tessere sono state invalidate per uno sciocco cavillo formale, nonostante fossero impegnati in prima linea nella vita politica e istituzionale della città. L’intero gruppo dei Giovani Democratici e gli amministratori locali avevano avanzato una proposta tanto semplice quanto giusta: rinviare il congresso di 15 giorni, per permettere a questi giovani – in attesa di risposta a un ricorso legittimo – di partecipare al voto.
Il risultato? La richiesta è stata respinta e nessuna valida giustificazione è stata fornita agli oltre 50 giovani esclusi dalla vita politica del Partito.
Una parte del Partito, anziché opporsi a questa grave ingiustizia, ha quindi scelto di candidarsi e di partecipare comunque al congresso cittadino, legittimando con il silenzio un sistema che ha escluso oltre 50 giovani. Proprio in questo clima di esclusione e forzature, è stato eletto, con soli 7 voti degli iscritti, il nuovo segretario di circolo, vicino all’area Barbagallo-Iacono del partito; elezione del segretario locale cui i Giovani Democratici e gli amministratori locali hanno deciso di non prendere parte per marcare con forza la propria posizione. Hanno rifiutato di partecipare a un congresso che ritenevano profondamente viziato e antidemocratico, dove non era stato garantito il diritto di voto a 50 iscritti regolari, che chiedevano semplicemente di essere ascoltati.
Tale esclusione si inserisce in un contesto politico sempre più distante dalla partecipazione e sempre più orientato alla conservazione di logiche di potere. Questa non è una dimenticanza. È una scelta politica precisa. È la volontà di silenziare una generazione scomoda, che in questi anni ha costruito consenso, radicamento e presenza sul territorio.
Così Lillo Licata (assessore e consigliere comunale), Ginevra Fabbrica (consigliera comunale), Giuseppe Argirò (assessore), Paolo Verde (segretario GD): “Siamo stati estromessi dalla vita del Partito per mero calcolo politico, nonostante il nostro impegno negli anni – nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici – abbia portato all’elezione di due rappresentanti all’interno del Comune di Naro. Una generazione di ragazze e ragazzi è stata tagliata fuori solo perché ritenuta pericolosa per gli equilibri interni, nonostante abbia rappresentato una delle poche esperienze sane, partecipate e credibili del PD locale. È una pagina nera per chi crede davvero nella politica come strumento di servizio e non come gestione personale del potere.”