Palermo

Protesta per prosecco, rogo a cella carcere minorile Malaspina

La nota di Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe

Pubblicato 9 mesi fa

 “Folle serata, l’ennesima, nel carcere minorile Malaspina di Palermo. E altrettanto assurde ed incredibili le ragioni che hanno portato alcuni detenuti a rendersi protagonisti di una pericolosissima protesta”. Lo afferma Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. “Ancora una cella fuori uso, incendiata solo perché il prosecco che da’ l’amministrazione per i festeggiamenti del Capodanno ad alcuni detenuti sembrava poco – aggiunge il sindacalista – E, ancora una volta a pagare, questi assurdi capricci sono i poliziotti penitenziari. Due agenti sono infatti rimasti intossicati dal fumo e sono in ospedale: il tempestivo intervento degli agenti ha scongiurato una degenerazione pericolosissima, anche se una cella è da considerarsi fuori uso”. Per il sindacalista “va fatta, inevitabilmente, un’attenta analisi di quanto sta accadendo, nella giustizia minorile. Da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile: Catania, Acireale, Beccaria, Torino, Treviso, Bologna, Casal del Marmo a Roma, Nisida, Bologna, Airola”.

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