Sanità, Iacolino confermato alla guida del dipartimento pianificazione strategica
Tre dei quattro assessori di Fratelli d'Italia non hanno però partecipato alla giunta convocata per la nomina
“E’ una scelta tecnica la conferma di un dirigente uscente, non si tratta di assessori in più o in meno. Ha lavorato bene, è una scelta che parte da una procedura che ho sempre seguito, con la proposta dell’assessore e la condivisione da parte della giunta”. Così il presidente della Regione, Renato Schifani, ha risposto ai cronisti in merito alla riconferma di Salvatore Iacolino alla guida del dipartimento della pianificazione strategica dell’assessorato alla Sanità, a margine della giornata inaugurale della festa dell’Amicizia a Ribera (Agrigento) organizzata dalla Dc. “L’ho fatto per tutti gli assessori e nessun vertice di maggioranza prima – ha aggiunto il governatore – fermo restando che credo fermamente nell’unità della coalizione anche nei confronti di Fratelli d’Italia che ha manifestato qualche perplessità. Massima fiducia a tutti i partiti, ma questa è una scelta tecnica e una conferma di chi ha lavorato bene”.
Tre dei quattro assessori di Fratelli d’Italia non hanno partecipato alla giunta convocata dal governatore Renato Schifani con all’ordine del giorno una serie di delibere, tra cui le nomine alla sanità, punto sul quale il partito della Meloni aveva manifestato la propria contrarietà alla riconferma di Salvatore Iacolino al vertice del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Sanità, proponendo il nome di Mario La Rocca, attuale direttore del dipartimento ai Beni culturali. Assenti Alessandro Aricò, Elvira Amata e Giusi Savarino, in giunta si è presentato l’assessore di FdI ai Beni culturali Francesco Scarpinato, che ha partecipato ai lavori fino alla trattazione delle delibera sulle nomine nella sanità, consegnando una relazione sui motivi per cui FdI era contraria alla riconferma di Iacolino per poi non votare il provvedimento e lasciare la riunione. Scarpinato avrebbe consegnato anche una mail con la quale Mario La Rocca avrebbe rassegnato le dimissioni dai Beni culturali in caso di nomina al dipartimento pianificazione della sanità.