Porto Empedocle

Porto Empedocle, tentò di sequestrare minore: assolto in Appello

La Corte di Appello di Palermo, Sez. III Penale, presidente Napoli, ribaltando il verdetto di condanna in primo grado, ha assolto Lorenzo Terranova dal reato di lesione personali e tentato sequestro di una minore all’epoca di soli dieci anni. Il fatto risale al giugno del 2011, quando i Carabinieri della Compagnia di Agrigento avevano arrestato, […]

Pubblicato 4 anni fa

La Corte di Appello di Palermo, Sez. III Penale, presidente Napoli, ribaltando il verdetto di condanna in primo grado, ha assolto Lorenzo Terranova dal reato di lesione personali e tentato sequestro di una minore all’epoca di soli dieci anni.

LorenzoTerranova

Il fatto risale al giugno del 2011, quando i Carabinieri della Compagnia di Agrigento avevano arrestato, Lorenzo Terranova, di Favara, ritenuto responsabile del tentato sequestro di una bambina presso il lido l’Ancora di Porto Empedocle

Nella ricostruzione allora operata da Carabinieri, sulla base del racconto offerto dai genitori della piccola, a bloccare il sequestro della bambina sarebbero stati alcuni bagnanti presenti sull’arenile, che hanno richiamato l’attenzione dei genitori della piccola, e contemporaneamente chiamato i Carabinieri delle stazioni di Porto Empedocle, mentre il Terranova faceva perdere le proprie tracce.

Il tentativo di sequestro secondo gli inquirenti costituiva una ritorsione nei confronti della famiglia della minore.

Già in passato, a causa di una tormentata relazione intrattenuta dal Terranova con la madre della bambina, moglie di un carabiniere.

Terranova, difeso dagli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, era stato sottoposto a ben quattro diversi processi penali: il primo, per reati di violenza sessuale, lesioni personali e violenza privata, celebratosi innanzi al Tribunale di Agrigento, presidente Antonina Sabatino, dopo cinque anni di dibattimento, si era concluso con l’assoluzione piena; il secondo celebratosi innanzi al Tribunale di Agrigento, giudice Bazzano, per il reato di evasione, per non avere rispettato la misura degli arresti domiciliari cui risultava sottoposto per il reato di violenza sessuale, si è concluso con l’assoluzione; il terzo procedimento che lo vedeva imputato di minaccia a un testimone, per costringerlo a non rendere dichiarazioni testimoniali, celebratosi innanzi al Giudice Francesco Gallegra, si era concluso con l’assoluzione del Terranova e la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per il delitto di calunnia a carico dei coniugi che l’avevano denunciato; un quarto procedimento penale, per i reati di estorsione, stalking, calunnia, lesioni personali e porto illegale di arma, celebratosi, sempre su denuncia dei coniugi, innanzi al Tribunale di Agrigento (Alessia Geraci) si è concluso con l’assoluzione. Proprio durante la pendenza di tale procedimento, mentre Terranova risultava sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora, avrebbe tentato, violando la misura, di sequestrare la bambina procurandole delle lesioni.

Con riferimento a quest’ultimo episodio il Tribunale di Agrigento, con sentenza del gennaio 2018, aveva condannato il Terranova per il reato di tentato sequestro di minore e di lesioni personali.

La Corte di Appello di Palermo al termine della discussione e in accoglimento delle richieste dell’avvocato Angelo Farruggia, ha ribaltato il verdetto, e ancora una volta con la più ampia formula assolutoria, il fatto non sussiste, ha assolto Terranova da ogni accusa

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