Messina

Giovane in coma dopo aggressione: arrestato l’autore

Nel pomeriggio odierno, a Messina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, nei confronti del 30enne messinese incensurato Francesco Saporito, ritenuto responsabile di “lesioni personali gravissime” con l’aggravante […]

Pubblicato 5 anni fa

Nel pomeriggio odierno, a Messina,
i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere
, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale
di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, nei
confronti del 30enne messinese incensurato Francesco
Saporito, ritenuto responsabile di “lesioni personali gravissime” con l’aggravante di aver agito  per motivi abbietti e futili.

La misura cautelare eseguita nel
tardo pomeriggio costituisce l’epilogo della rapidissima attività investigativa,
coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, condotta dai militari delle
Compagnie di Messina Sud e Taormina ed avviata in seguito al gravissimo
episodio verificatosi lo scorso 23 luglio, allorquando il giovane Gianluca Trimarchi, intento
a trascorrere la serata insieme ad un amico nei pressi della struttura balneare
“Mammamia Beach” del comune di S. Teresa di Riva, veniva aggredito da un un
uomo con un pugno che lo faceva rovinare in terra causandogli delle gravissime lesioni
tali da porlo in pericolo di vita ed attualmente in stato di coma
farmacologico.

Le indagini esperite
nell’immediatezza hanno consentito di ricostruire la dinamica di quanto
accaduto, accertando le responsabilità di Francesco Saporito quale autore
dell’aggressione al Trimarchi ed appurando contestualmente non solo che il
colpo inferto alla vittima abbia attinto una zona vitale del corpo ma anche che,
per la forza con cui è stato impresso, evidentemente portato da un soggetto in
possesso di conoscenza e pratica delle arti marziali.

Infine il Saporito, anziché
fermarsi per prestare soccorso alla vittima, si era allontanato dalla zona
teatro dei fatti per fornire nell’immediatezza una versione di comodo in modo
da allontanare da sé ogni sospetto.        

In
particolare, gli elementi di fatto acquisiti, a seguito dell’attività
investigativa svolta dai Carabinieri, hanno consentito di ritenere, al di là di
ogni ragionevole dubbio, che il Saporito sia l’autore dell’aggressione al giovane
Trimarchi, e come si evince dal provvedimento cautelare, “la sussistenza di gravissimi indizi di reità per le lesioni gravissime
inferte alla vittima la cui vita è stata concretamente messa in pericolo”
.

Di
certo, allo stato, tenuto conto della zona vitale attinta dal colpo, della
evidente forza utilizzata per fare cadere il giovane per terra e fargli
sbattere violentemente la testa sul manto stradale, delle conseguenze riportate
e dei danni irreversibili provocati, al punto che il Trimarchi versa tuttora in
imminente pericolo di vita, la gravità del fatto, le modalità della condotta,
l’allarmante condotta denota, a carico del Saporito una pericolosità sociale
fuori dal comune.

Lo
stesso, senza alcuna plausibile spiegazione, ha colpito con estrema violenza
uno sconosciuto, pur conoscendo, praticando le arti marziali, gli effetti
dirompenti che la sua azione avrebbe potuto comportare sulla vittima. Altrettanto
allarmante è stato il dato che Saporito, anziché fermarsi e prestare soccorso
alla vittima, si sia preoccupato di fornire, nell’immediatezza, una versione
dei fatti di comodo per allontanare da sé ogni sospetto, riferendo di essere
stato aggredito e nascondendo ai Carabinieri il gesto compiuto. Dopo le formalità di rito
l’arrestato è stato tradotto presso il carcere di Messina Gazzi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *