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Omicidio a Raffadali, l’Arcivescovo di Agrigento: “Nessuno sia lasciato solo”

Lo afferma l'arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano

Pubblicato 2 anni fa

“Un’altra tragedia familiare, nel giro di pochi giorni, ha scosso le nostre coscienze. Un ulteriore segnale di fragilità, che ci lascia sgomenti e richiede da parte di tutti — società civile e comunità cristiane, istituzioni e agenzie educative, famiglie e singoli individui — una maggiore attenzione alle nuove povertà di questo tempo. Una nuova ferita, che non può alimentare l’odio verso l’uccisore, ma non può neppure lasciarci indifferenti di fronte al male che serpeggia nei nostri contesti, a partire da quelli più sacri. Nella festa della Presentazione di Gesù al tempio, mentre celebriamo l’accoglienza della Luce che rischiara le tenebre del mondo, imploro dal Dio della vita la pace eterna per Vincenzo Gabriele; esprimo la mia vicinanza ai familiari, agli amici e all’intera comunità di Raffadali; esorto tutti a una maggiore vigilanza sulle persone più vulnerabili e sulle situazioni familiari più delicate, perché nessuno sia lasciato da solo a portare pesi insostenibili e perché la solidarietà umana e cristiana prevenga altre simili tragedie.” Lo afferma l’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, il giorno dopo l’uccisione di un giovane con problemi psichiatrici da parte del padre poliziotto, ieri a Raffadali.

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