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Raid alla Scala dei Turchi, il colonnello Stingo: “Azione criminale e scellerata”

A dirlo è il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento

Pubblicato 2 anni fa

“”E’ stata un’azione criminale e scellerata. Un’azione fatta con coscienza e volontà per deturpare uno dei beni più importanti d’Italia che ha ricevuto una risposta pronta e decisa da parte dell’Arma dei carabinieri. Noi vogliamo tutelare il nostro territorio e i cittadini”. Lo ha detto il Comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, colonnello Vittorio Stingo, a margine della conferenza stampa convocata per fare il punto sull’indagine che ha portato alla denuncia dei due indagati di Favara ritenuti gli autori del danneggiamento della Scala dei Turchi, imbrattata nella notte di venerdì scorso con polvere di ossido di ferro e poi ripulita da volontari e ambientalisti.

I carabinieri della Compagnia di Agrigento sono riusciti a fare piena luce sull’identità degli autori del maxi danneggiamento, grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza e a una raffica di perquisizioni e verifiche effettuate fra Realmonte e Favara, passando anche da Porto Empedocle e la città dei Templi. A coordinare il fascicolo d’inchiesta, inizialmente aperto a carico di ignoti, sono stati il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e il sostituto Chiara Bisso.

“Le prove non lasciano alcun dubbio – ha spiegato il colonnello dei carabinieri -. Uno dei soggetti ha dichiarato spontaneamente di essere stato sul posto. Sul furgone utilizzato abbiamo trovato tracce di polvere rossa utilizzata per compiere il gesto. Adesso i due autori sono denunciati per danneggiamento aggravato”. Il comandante Stingo ha reso noto anche il movente delle due persone che hanno deciso di sfregiare la Scala dei Turchi di Realmonte: “La loro voglia è quella di denigrare il territorio così da renderlo pericoloso ai turisti e ai cittadini. Era una sfida a cui abbiamo risposto in maniera forte per salvaguardare il nostro territorio”.

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