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La città della cultura agrigentina lascia nell’abbandono il Parco dell’Addolorata e “Mediterraneo dello sport”

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 1 anno fa

Non ti sembra perlomeno esagerata la richiesta di avere come ospite Zelenski al festival della canzone di Sanremo? Dopo avere normalizzato la contiguità con la mafia adesso normalizziamo l’entrata in guerra  che è ripudiata dalla nostra Costituzione?

“Posso comprendere il desiderio di Zelenski di parlare in Eurovision del problema della guerra, della invasione russa, del dramma che sta vivendo il popolo ucraino, ma non colgo alcun vantaggio da parte della kermesse canora. Probabilmente per gli organizzatori del festival è riposta la grande occasione di vedere sul palco di Sanremo un leader politico importante che anziché parlare di canzoni focalizzerà gli aspetti dell’invasione del suo paese magari auspicando la fine della guerra. Avremo modo di tornare sull’argomento assai delicato”.

Ha senso che un assessore regionale come Scarpinato, assai criticato dal suo presidente Schifani, passi a reggere l’assessorato ai Beni culturali?

“Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. L’assegnazione o ancor meglio il trasferimento ad altro assessorato dopo la filippica di Schifani mette a nudo la politica del governo della Regione. Scarpinato è sostenuto dal suo partito o meglio dal suo mentore nazionale che ha obbligato il presidente Schifani a tenerselo in Giunta cambiando assessorato. Il turismo sta ai beni culturali come Elvira Amato sta a Francesco Scarpinato. Si tratta di un’equazione al centro della quale regna il Gattopardo ovvero cambiare tutto perché tutto resti come prima”.

Che risultati si possono trarre dal convegno che si è svolto all’Empedocleo sui personaggi illustri di Akragante? C’è stata anche una consistente rappresentanza di studenti.

È stato un convegno molto interessante sul piano storiografico in quanto sono stati ricordati i maggiori personaggi che hanno reso la città di Akragas  grande, potente ed opulenta. Il convegno si è maggiormente soffermato al periodo greco. Uomini di valore: medici, atleti, oratori, filosofi, musici, architetti, che hanno consacrato una vita lungo un percorso virtuoso di lavoro e di impegno politico. E qui vengono alla ribalta personaggi come: Falaride, Terone  Damareta  Antistene, Feace, Callicratife, Polo, Gellia, Metello, Esseneto, Mida, Timoleonte e soprattutto Empedocle. Cittadini che hanno insegnato il valore dell’uomo a servizio della propria città”.

Ritorna il  premio Scala dei turchi. Lo  scrittore Pascal Schembri ha già diramato il bando di concorso dove viene annunciato il termine di presentazione degli scritti (primi di marzo 2023)  alla

 ass.casadellibropascalschembri@gmail.com. Siamo alla seconda edizione e l’attesa di partecipazione è notevole, visti i risultati della prima.

È una iniziativa importante sul piano culturale che ha principalmente un grande obiettivo, quello di tramandare attraverso il premio il valore, la bellezza del sito “La Scala dei turchi”. A luglio in piena estate saliranno sul palco i vincitori della seconda edizione ai quali va il nostro vivo compiacimento sin d’ora”.

Oltre al Parco dell’Addolorata un altro parco, quello di Villaseta dedicato allo sport, è lasciato nell’abbandono.

La città anziché cullarsi sull’effimero farebbe bene a destinare il ricavato della tassa di soggiorno ai parchi dell’Addolorata e del Parco del Mediterraneo di Villaseta. Due realtà importanti per lo sviluppo turistico della città. E qui vengono alla mente le famose giornate di atletica leggera ai tempi di Pippo Nicosia, il quale da presidente del Coni organizzava eventi  importanti di livello europeo. Anche il Parco dell’Addolorata detiene elementi importanti sul piano paesaggistico e soprattutto in ordine all’utilizzo del grande teatro di pietra. Comune e Parco Archeologico possono avviare incontri operativi per dare un nuovo volto alla città”.

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