Agrigento

Fondazione Teatro Pirandello, Forza Italia: “Ignorati merito ed esperienze culturali”

La nota di Forza Italia dopo la nomina del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Pirandello

Pubblicato 2 anni fa

I consiglieri comunali di Forza Italia di Agrigento, Simone Gramaglia e Giovanni Civiltà, intervengono a seguito delle recenti nomine all’interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Pirandello.

“Fine mese impegnativo – affermano – per il sindaco di Agrigento, che si è ritrovato alle prese con la nomina dei Consiglieri di Amministrazione della Fondazione Teatro Pirandello”. E proseguono: “Miccichè finalmente, dopo quasi un mese dall’approvazione del nuovo Statuto (votato solo da una residua maggioranza), è riuscito a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Pirandello. E, per meglio distribuire poltrone, il numero dei componenti è stato aumentato addirittura da 3 a 5 membri. Più posti per tutti. La regola questa volta è l’obbedienza al capo e non il merito, la capacità o le esperienze in campo culturale, ma la fedeltà comprovata. Sono stati nominati amici e parenti di cui non si conoscono impegni culturali. Apprendiamo con meraviglia dalla stampa che il già consigliere comunale, l’avvocato Patti, ricoprirà il ruolo di presidente della Fondazione Teatro Pirandello, quella che dallo stesso Patti era  biasimata e definita: ‘Un carrozzone, generatore di evitabilissime prebende e trainato da un nugolo di cavalieri senza cavallo’. Auguriamo buon lavoro alla nuova governance del teatro Pirandello a persone di indubbio prestigio e professionalità anche se ci aspettavamo  la messa in campo di personalità del mondo della cultura o, quantomeno, di provata competenza tecnica e amministrativa. Dopo tanto lavoro, il rinnovato Statuto del Teatro non supera le vecchie incongruenze. Per queste ragioni, pertanto, seguiremo con grande attenzione il lavoro che si porterà avanti da parte della nuova governance, con l’unico obbiettivo di garantire il rilancio e il rafforzamento del teatro” – concludono Gramaglia e Civiltà.

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