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Raffadali, battaglia sull’acqua, Dell’Aira risponde a Cuffaro

Uno dei commissari strardinari di Girgenti Acque e Hydortecne, le due società gemelle che gestiscono, in regime appunto di commissariamento prefettizio, risponde alle recenti esternazioni del sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, in merito alla battaglia dello stesso per la gestione “in house” dell’acqua. A rispondere al primo cittadino del paesino agrigentino è Massimo Dell’Aira. Di […]

Pubblicato 5 anni fa

Uno dei commissari strardinari di Girgenti Acque e Hydortecne, le due società gemelle che gestiscono, in regime appunto di commissariamento prefettizio, risponde alle recenti esternazioni del sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, in merito alla battaglia dello stesso per la gestione “in house” dell’acqua.

A rispondere al primo cittadino del paesino agrigentino è Massimo Dell’Aira. Di seguito la missiva recapitata a Cuffaro e a tutti gli organi di informazione:

“Egr. Signor Sindaco,

è il suo ennesimo intervento a convincere dell’opportunità di abbandonare il rispettoso silenzio, su ripetute e improvvide iniziative, nei confronti dei cittadini tutti dell’intera provincia, non solo raffadalesi, oggi destabilizzati dalle prospettazioni di chiunque ritenga di dovere interloquire su temi tanto delicati e rilevanti sui diritti dei singoli, quali quelli relativi al ciclo idrico integrato sul territorio.

Fermo restando che concordo sul fatto che qualsivoglia interferenza politica andrebbe in tema opportunamente evitata, sono sicuro che ad un Collega, eminente giurista, quale Ella è, non possa sfuggire che la legge, non la volontà di taluno, ha voluto garantire la consistenza pubblica delle risorse   con norme chiare e istituti specifici, che nulla hanno a che vedere con la natura pubblica del soggetto gestore o con personali aspirazioni alla diretta distribuzione del servizio ai cittadini.

Al contempo, so che la sua pluridecennale esperienza, non solo politica, Le consente di percepire, per un verso, la differenza fra inesistenza materiale e inesistenza giuridica (o nullità per carenza di potere) di un atto amministrativo e per l’altro la natura dei rapporti interistituzionali, in virtù dei quali è almeno inopportuno pretendere di convocare d’autorità organi che appartengono per legge a compendi totalmente diversi, non legati da vincoli di dipendenza con il Comune, per di più allo scopo di indurli ad operazioni contra legem.

Invero, a tutti i cittadini occorrerebbe chiarire che le leggi – non le scelte di singoli politici od operatori, che certamente possono essere state inadeguate e tollerate impropriamente da chi doveva sanzionarle – impongono di gestire collettivamente il servizio.

Il che, senza volere entrare nel merito di determinazioni riservate, queste si, a ciascun rappresentante politico degli Enti obbligatoriamente consorziati, impone di ritenere in contrasto con la legge ogni “fuga in avanti”, indipendentemente dalle ragioni, oggettive o talvolta travisate, che possano soggettivamente giustificarla.

Senza indulgere allora in personali letture dei provvedimenti giurisdizionali adottati, può apparire al momento chiaro che gli effetti dell’atto siano stati comunque sospesi dal presidente del TAR, e che, proprio per la ritenuta variabilità delle verità possibili, l’Uomo saggio e di esperienza che una volta La guidò, abbia confermato che di “verità” può parlarsi solo appellandosi a  quella giusta, ovvero a quella che si trae dalla guida fondamentale alle scelte di chi è chiamato ad amministrare, ovvero dalla legge.

La ringrazio comunque per l’attenzione dedicata al nostro operato ed ai sacrifici che il tentativo di dare un minimo di efficienza al sistema ci impone”.

Avv. Giuseppe Massimo Dell’Aira

Commissario Prefettizio per la Straordinaria Gestione del S.I.I. – ATI AG9

Aragona Li 25/10/2019

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