Agrigento

Restano in carcere i tre torturatori fermati ad Agrigento

Restano in carcere i tre presunti torturatori fermati dalla Squadra Mobile di Agrigento, guidata da Giovanni Minardi, per i reati di associazione a delinquere, omicidio, tortura e violenza sessuale. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Palermo Filippo Lo Presti che ha disposto la custodia cautelare in carcere per Mohamed Conde’, detto Suarez, 22 […]

Pubblicato 6 anni fa

Restano in carcere i tre presunti torturatori fermati dalla Squadra Mobile di Agrigento, guidata da Giovanni Minardi, per i reati di associazione a delinquere, omicidio, tortura e violenza sessuale. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Palermo Filippo Lo Presti che ha disposto la custodia cautelare in carcere per Mohamed Conde’, detto Suarez, 22 anni, della Guinea, Hameda Ahmed, 26 anni, egiziana, e Mahmoud Ashuia, egiziano, 24 anni.

Erano stati fermati – dopo le indagini avviate dalla Squadra Mobile e dalla Procura di Agrigento – il 16 settembre scorso all’hotspot di Messina, in seguito al fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo firmato dall’aggiunto Marzia Sabella, dal sostituto della Dda Calogero Ferrara e dal sostituto della Procura di Agrigento, Gianluca Caputo.

I tre torturatori, secondo un’inchiesta pubblicata da IlGiornale, sarebbero sbarcati lo scorso 28 giugno con la nave Sea Watch 3 capitanata da Carola Rackete. Quest’ultima dopo diciassette giorni davanti Lampedusa con a bordo 40 migranti decise di far ingresso al porto “per stato di necessità” speronando una motovedetta della Guardia di Finanza. Per questo motivo fu arrestata ma in seguito “scagionata”.

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