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“Museo del Tricolore”, Comitini sulle orme di Reggio Emilia

“E’ un progetto che la mia amministrazione vuole portare avanti con coraggio e determinazione – ha detto il sindaco di Comitini, Luigi Nigrelli

Pubblicato 2 mesi fa

Missione in Emilia Romagna per il sindaco della più piccola città d’Italia, Luigi Nigrelli accompagnato dal funzionario comunale Salvatore Parello e dal giornalista Alfonso Bugea per sviluppare il progetto del museo del tricolore anche a Comitini sul modello di Reggio Emilia. Hanno incontrato la dirigente del settore culturale del comune di Reggio Emilia, Valentina Galloni e la responsabile del museo del tricolore Chiara Pelliciari. I due centri sono accomunati dalla bandiera italiana.

Reggio Emilia si pregia del titolo di Città del tricolore perché proprio nel centro emiliano è nata la prima bandiera italiana nel 1797 durante la Repubblica Cispadana. Il percorso museale consta di una sezione dedicata agli anni cruciali che hanno determinato la nascita a Reggio Emilia della bandiera italiana e una sezione con il racconto della storia della bandiera.

Era il 3 luglio del 1859, invece quando a Comitini, presso il sito archeologico denominato la Petra, per la prima volta veniva innalzato verso il cielo il tricolore italiano. Il paese veniva liberato dai Borboni, dando il via all’Unità d’Italia. “E’ un progetto che la mia amministrazione vuole portare avanti con coraggio e determinazione – ha detto il sindaco di Comitini, Luigi Nigrelli. La missione a Reggio Emilia è stata proficua ed abbiamo raccolto ottimi spunti per la realizzazione del nostro museo del Tricolore”.

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