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Mafia, perdenti e “scappati”: gli Inzerillo tornati al potere (vd e ft)

All’alba di oggi, più di 200 uomini della Squadra mobile di Palermo, del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e del Federal bureau of investigation di New York, hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Palermo, che ha coordinato le indagini, nei confronti […]

Pubblicato 5 anni fa

All’alba di oggi, più di 200 uomini della Squadra mobile di Palermo, del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e del Federal bureau of investigation di New York, hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Palermo, che ha coordinato le indagini, nei confronti di: Giovanni Buscemi, Santo Cipriano, Francesco De Filippo, Antonio Di Maggio, Antonino Fanara, Rosario Gambino, Francesco e Tommaso Inzerillo, Giuseppe Lo Cascio, Antonino Lo Presti, Alessandro Mannino, Benedetto Gabriele Militello, Gaetano e Giuseppe Sansone, Giuseppe Spatola.

Operazione New connection, gli arrestati

Contestualmente
è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di
Calogero Christian Zito, Salvatore Gambino (sindaco di Torretta) e Thomas
Gambino. Sono state perquisite, a cura del personale dell’Fbi e di
investigatori italiani, le abitazioni di Calogero Zito a New Jersey, di Thomas
Gambino, a Staten Island (New York) e Simone Zito a Philadelphia.

Gli
indagati rispondono, a diverso titolo, di associazione per delinquere di tipo
mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa,
trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal
metodo mafioso ed altro.

Operazione New connection

I
decreti di perquisizione sono stati emessi dalla Direzione distrettuale
antimafia della Procura di Palermo ed eseguiti in U.S.A.  al termine della prevista procedura
rogatoriale.

Le
investigazioni hanno riguardato il mandamento mafioso di Passo di Rigano e
hanno consentito di ricostruire le relazioni esistenti tra gli uomini di cosa
nostra palermitana e gli appartenenti alla criminalità organizzata statunitense
(“la Cosa nostra”), con particolare riferimento alla potente Gambino crime
family di New York.

Tra gli
arrestati, spiccano le figure di Tommaso Inzerillo e del cugino Francesco.

Il capo mandamento di Passo di Rigano, Tommaso Inzerillo, parla con il genero Spatola ed il nipote

Decimati
durante la seconda guerra di mafia dalla fazione guidata dai corleonesi di
Salvatore Riina, gli Inzerillo erano stati costretti, subito dopo l’omicidio di
Salvatore Inzerillo nel 1981, a fuggire negli Stati Uniti per avere salva la
vita.

Rientrati
in Italia nei primi anni duemila, Tommaso e Francesco Inzerillo sono riusciti a
stabilire un equilibrio con alcuni tra gli ultimi esponenti del gruppo avverso
ancora in libertà, i fratelli Gaetano e Giuseppe Sansone, e a ricostruire le
fila della famiglia mafiosa di Passo di Rigano.

Tommaso Inzerillo ed il nipote Antonino Lo Presti discutono con Francesco Di Filippo

Grazie
ad una fitta rete di sodali, tra cui Giuseppe Spatola, genero di Tommaso Inzerillo
e Alessandro Mannino, già uomo d’onore della medesima famiglia mafiosa, gli Inzerillo
hanno esercitato un ferreo controllo del territorio di riferimento
condizionandone il tessuto economico.

Tramite Spatola
e Gabriele Militello, Tommaso Inzerillo imponeva la fornitura di prodotti
alimentari; ad Antonino Fanara aveva affidato il settore dei giochi e la
gestione delle agenzie di scommesse abusive on line; Antonino Lo Presti interveniva
come mediatore in alcune vicende estorsive; tante situazioni, in definitiva,
ruotavano intorno agli Inzerillo che venivano considerati dai residenti dei
punti di riferimento per risolvere anche questioni di carattere privato e non
collegati a vicende criminali.

Altro
personaggio di assoluta caratura criminale è Giovanni Buscemi.

Scarcerato
dopo 24 anni di detenzione per associazione mafiosa e omicidio, Buscemi si è
immediatamente riproposto nel panorama mafioso palermitano, pretendendo un
ruolo consono ai suoi rilevanti trascorsi.

Ed
infatti, solo pochissime settimane dopo la sua scarcerazione, ha preso parte,
in qualità di rappresentate del mandamento mafioso di Passo di Rigano, alla
riunione tenutasi a Palermo il 29 maggio 2018, alla quale hanno partecipato
numerosi capi dei mandamenti mafiosi palermitani per discutere e approvare
le  regole del funzionamento della
commissione provinciale di Cosa nostra e delle dinamiche fra i mandamenti .

Thomas Gambino, figlio del mafioso americano Joseph, discute con Tommaso Inzerillo

Le
indagini hanno, inoltre, consentito di documentare stabili relazioni tra gli
uomini d’onore di Passo di Rigano e soggetti appartenenti alla potente Gambino crime
family di New York: si tratta, in particolare, del noto Frank Calì,
recentemente ucciso, e di Thomas Gambino, cittadino americano considerato dal
Federal Bureau of Investigation elemento di rilievo della famiglia Gambino, che
rappresenta, secondo le attuali indagini, un importante anello di collegamento tra
le organizzazioni criminali delle due sponde dell’oceano; mentre per il
mandamento di Passo di Rigano si occupavano dei contatti americani Simone
Zito e Calogero
Zito.

Simone Zito rivela di essere l’artefice dell’elezione del sindaco di Torretta

I due Zito,
in particolare Calogero, sono stati artefici dell’elezione di Salvatore Gambino
alla carica di sindaco del Comune di Torretta condizionando, alla conclusione
della tornata elettorale del giugno 2018, la formazione del consiglio comunale
ed il conferimento degli incarichi di amministrazione.

La
Procura di Palermo ha disposto, altresì, il sequestro preventivo dei beni
riconducibili agli indagati e quantificati nell’ordine dei tre milioni di euro:

         Bet & Game s.r.l., con sede a
Palermo in via Franz Liszt;

         Miami beach s.r.l., con sede a Palermo
in via Corrado Lancia. L’impresa esercita l’attività di intermediazione e
consulenza a supporto delle imprese inerente la gestione e relativi servizi di
giochi di abilità, concorsi;

         Milbuc s.r.l., con sede a Palermo in
via Emerico Amari; l’impresa esercita l’attività di preparazione, senza
somministrazione, di cibi e bevande

         Saldo conti correnti attivi,
riconducibili ad indagati;

         Sicily in food s.r.l. con sede a
Palermo in via Castellana; l’impresa esercita l’attività di commercio
all’ingrosso ed al dettaglio di generi alimentari;

         Saldo conti correnti attivi
riconducibili ad indagati ed intestati alla società sopra citata;

         Autovettura Jeep Renegade;

         Motoveicolo Honda Sh;

         F.A. s.r.l., con sede a Palermo in via
Castellana. L’impresa esercita l’attività di bar e ristorazione;

         Edil Decor impresa individuale con sede
a Palermo in via Leonardo da Vinci. L’impresa esercita l’attività di
completamento e finitura di edifici;

         una impresa individuale con sede a
Palermo in via Zaire che esercita l’attività di internet point;

         una impresa individuale con sede a
Palermo in via Castellana che esercita l’attività di internet point; 

         una impresa individuale con sede a
Palermo in via Camillo Camilliani che esercita l’attività di allevamento di
bovini e bufale da latte;

         Immobile sito a Torretta (PA) in
contrada San Nicolo;

         Autovettura FIAT Panda.

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