Dissalatore Porto Empedocle, prosegue la battaglia del comitato Mare Nostrum
Il comitato ha avviato una petizione per chiedere lo spostamento della costruzione del dissalatore nella zona ex Asi
Proseguono i lavori del dissalatore a Porto Empedocle tra dubbi e perplessità da parte del comitato Mare Nostrum che in questi giorni ha avviato una petizione online, che in meno di 5 giorni ha raccolto oltre 500 firme, per chiedere lo spostamento della costruzione della struttura in maniera definitiva nell’area pubblica industriale ex ASI dove già esistono tutte le opere murarie e le tubazioni di proprietà della Regione Siciliana.
“La realizzazione del dissalatore nel sito prescelto (l’area concessa all’Enel), è ritenuta irrispettosa del territorio perché calata dall’alto e al contempo contraria agli strumenti di programmazione urbanistica ed economica in fase di approvazione con il rischio di compromettere definitivamente ogni altra alternativa di sviluppo economico”; dichiara Maurizio Cimino del comitato Mare Nostrum a margine di una conferenza stampa alla presenza di alcuni consiglieri comunali, Salvatore Ersini, Melania Nuara, Antonino Traina, Gerlando Di Francesco e il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Giuseppe Todaro, per fare il punto della situazione.
Il comitato invierà la petizione al Prefetto di Agrigento, al Commissario Nazionale per l’emergenza idrica, al responsabile dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia occidentale, al responsabile regionale di Siciliacque e al Presidente del Consorzio Comunale di Agrigento.