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Ancora sbarchi a Lampedusa, isolani furiosi: “Non c’è più spazio”

Proseguono gli sbarchi a Lampedusa. Nella serata di ieri sono sbarcati 67 persone, tra questi In 67 sono giunti ieri sera “condotti a terra dalle forze dell’ordine”, “altri 57 stamane in modo autonomo”, dice all’AGI il sindaco dell’Isola, Toto’ Martello. Tra i nuovi sbarcati a Lampedusa ci sono anche i 67 che erano a bordo […]

Pubblicato 4 anni fa

Proseguono gli sbarchi a Lampedusa. Nella serata di ieri sono sbarcati 67 persone, tra questi In 67 sono giunti ieri sera “condotti a terra dalle forze dell’ordine”, “altri 57 stamane in modo autonomo”, dice all’AGI il sindaco dell’Isola, Toto’ Martello. Tra i nuovi sbarcati a Lampedusa ci sono anche i 67 che erano a bordo da parecchie ore su una barca in difficolta’ in acque Sar maltesi. Lo rende noto Alarm Phone: “Abbiamo saputo che la barca e’ arrivata a Lampedusa e le 67 persone sono salve! Malta non ha prestato soccorso e hanno attraversato la loro zona Sar con il motore guasto. Raggiunta la zona Sar italiana, le autorita’ li hanno scortati fino al porto. Siamo felici che siano vivi!”. Sull’isola stamane, sono giunti in modo autonomo anche altre 57 persone. Due giorni fa erano giunti in 36 e il primo cittadino aveva emesso una ordinanza sindacale che prevede che tutte le persone sbarcate siano direttamente trasferite dal Molo Favaloro all’interno del centro di accoglienza, dove resteranno in condizione di quarantena senza dunque potersi mai allontanare dalla struttura.

Serve una ‘nave dell’accoglienza’ ormeggiata di fronte al porto di Lampedusa: in questo momento credo sia l’unica soluzione possibile per evitare che altri migranti stazionino sull’isola dove non c’e’ piu’ spazio per la loro permanenza”. E’ l’appello che il sindaco di Lampedusa e Linosa Toto’ Martello rivolge al ministro degli Interni Luciana Lamorgese. Dopo lo sbarco di lunedi’ (34 persone che in base ad una ordinanza del sindaco sono state messe in quarantena nel Centro di accoglienza) nelle ultime ore sono arrivate sull’isola altre 110 persone, in due diversi approdi, che sono rimaste nell’area del Molo Favaloro assistite da personale sanitario e delle Forze dell’ordine. Di queste, 50 sono state trasferite stamattina, le altre 60 sono in attesa si trasferimento. ” “Non e’ possibile ospitare altri migranti poiche’ sull’isola non ci sono strutture adeguate, ma – prosegue Martello non e’ neppure possibile pensare di lasciare questa gente a tempo indeterminato sul Molo Favaloro in attesa del trasferimento. Se ci fosse una nave qui di fronte – aggiunge il sindaco – i migranti potrebbero essere intercettati gia’ prima di arrivare sull’isola o, in caso di sbarchi ‘autonomi’, verrebbero immediatamente trasferiti a bordo”. Di certo, assicura, non c’e’ “nessun passo indietro sul tema dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani, ma visti gli enormi sacrifici che la cittadinanza sta compiendo per contrastare l’emergenza Coronavirus, non possiamo usare due pesi e due misure: ci sono regole sanitarie che bisogna rispettare per proteggere la salute individuale e collettiva, sono regole che devono valere per tutti, anche per i migranti. E non dimentichiamo l’impegno del personale sanitario e delle Forze dell’ordine che deve poter lavorare in condizioni di sicurezza”. Conclude il primo cittadino: “Mi auguro che il ministro abbia piena consapevolezza di cio’ che sta accadendo a Lampedusa: fino ad ora ho fatto tutto quello che potevo, assumendomi anche responsabilita’ non mie pur di mantenere la calma sociale. Adesso il governo ha il dovere di intervenire”. 

 “Lampedusa è in pericolo!”. E’ quanto dice Angela Maraventano, l’ex senatrice leghista di Lampedusa, dopo il nuovo sbarco di ieri. “Ai lampedusani in questo periodo di tragedia non interessano le idee né del sindaco di Lampedusa e nè dell’attuale ministro degli interni – dice Maraventano – C’è solo un interesse quello di salvaguardare la salute di tutti i cittadini. L’isola deve rimanere blindata, se volete accogliere ed essere complici di chi traffica carne umana, fatelo in mare, con una nave adibita a centro di prima accoglienza. A noi mandateci una nave ospedaliera, per supportare tutte le nostre esigenze”. “Per quanto riguarda la manifestazione di oggi, mi auguro che non saranno presi provvedimenti disciplinari al tal riguardo”, dice.

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