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Inchiesta Halycon, ex sindaco di Licata Angelo Graci indagato per favoreggiamento

Si allarga l’inchiesta Halycon della Procura Distrettuale di Palermo che, negli ultimi due mesi, sta portando alla luce presunte collusioni tra la criminalità organizzata ed in particolare il clan Lauria di Licata e forze politiche regionali e della massoneria.  L’ex sindaco di Licata Angelo Graci risulta essere indagato per favoreggiamento personale aggravato dall’aver agevolato Cosa […]

Pubblicato 5 anni fa

Si allarga l’inchiesta Halycon della Procura Distrettuale di Palermo che, negli ultimi due mesi, sta portando alla luce presunte collusioni tra la criminalità organizzata ed in particolare il clan Lauria di Licata e forze politiche regionali e della massoneria. 

L’ex sindaco di Licata Angelo Graci risulta essere indagato per favoreggiamento personale aggravato dall’aver agevolato Cosa Nostra. I pm ipotizzano che l’ex primo cittadino abbia rivestito il ruolo di tramite tra un presunto affiliato, Giacomo Casa, e il deputato regionale Carmelo Pullara. 

L’episodio a cui si fa riferimento è quello del 13 aprile 2017 quando avviene un incontro tra Giacomo Casa e l’ex sindaco di Licata Angelo Graci.

Scrivono i giudici nel provvedimento Halycon: “Le acquisizioni tecniche hanno inoltre consentito di documentare come un ex esponente delle istituzioni, Angelo Graci si sia recato in visita al Casa, rivendicando di essersi fatto tramite nei confronti di altro esponente politico locale, l’odierno parlamentare della Regione Siciliana Carmelo Pullara, per il soddisfacimento delle esigenze lavorative dei figli del medesimo Casa.” “Il tenore del colloquio rende peraltro ben evidente la consapevolezza che sia il Graci che il Pullara nutrivano del ruolo mafioso rivestito dal Casa, come inequivocabilmente si trae da quanto affermato dall’ex sindaco :“se lui è … se lui è veramente amico come si vuole dimostrare ora…amico… perché lui deve dimostrare quello che è… se è… veramente… perché lo sa che siete Voi.” 

“L’episodio  – si legge nel provvedimento – offre una tangibile prova del radicato potere mafioso acquisito dalla famiglia di Licata, capace di tessere segreti rapporti con compiacenti esponenti politici. Assai eloquente è al riguardo il racconto riferito dal Casa delle modalità riservate accortamente utilizzate dal Pullara per incontrarlo (“l’altra sera avevamo un appuntamento e lui ha visto l’azione che ho fatto io …me ne sono salito sopra che c’era un mio amico … lui con gli occhi se ne è accorto e poi è venuto fino a sopra … lo ha capito se sono “sperto o se sono scimunito”… capito? è inutile che io mi faccio vedere dagli amici tuoi”).

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