santo stefano quisquina

Devono scontare condanna per furto e rapina: due arresti

Si tratta di due giovani di Santo Stefano Quisquina e Mussomeli

Pubblicato 3 anni fa

Nel pomeriggio di ieri, 1 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cammarata, in collaborazione con personale della Stazione di Santo Stefano Quisquina, hanno eseguito due Ordinanze di Carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica di Sciacca.

I provvedimenti riguardano due giovani: un 24enne originario di Santo Stefano di Quisquina ed un 21enne originario di Mussomeli, entrambi residenti a Cammarata. I due sono stati associati presso la Casa Circondariale di Agrigento ove dovranno espiare la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione in quanto ritenuti responsabili dei reati di furto e rapina commessi in concorso tra loro nel 2019.

All’epoca dei fatti, i Carabinieri di Cammarata strinsero immediatamente il cerchio delle indagini intorno a tre soggetti incensurati del posto, a seguito delle immediate e mirate indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione Carabinieri di Santo Stefano Quisquina, infatti, si delineò un castello di elementi di prova che misero con le spalle al muro due rapinatori improvvisati, uno dei quali, posto davanti all’evidenza dei fatti, non poté che confessare le proprie responsabilità. Furono così denunciati all’Autorità Giudiziaria N.R., 22enne di Cammarata, nullafacente, F.T., 20enne di Cammarata, nullafacente, con la grave accusa di rapina a mano armata e furto aggravato. N.R., 20enne di Cammarata, nullafacente, è stato invece deferito per furto aggravato. Il modus operandi dei rapinatori, classico nel genere, consisteva nel fare ingresso nell’attività commerciale con dei passamontagna e berretti indossati per non essere identificati. Mentre uno dei complici impugnava un coltello o una pistola giocattolo, un altro si faceva consegnare il denaro dai commessi. Infine, compiuta la rapina, i due fuggivano a bordo di un’autovettura parcheggiata nelle adiacenze della scena del crimine. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Cammarata e della Stazione Carabinieri di Santo Stefano Quisquina si erano subito messi sulle tracce dei rapinatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Sciacca (AG), i militari avevano subito effettuato dei sopralluoghi accurati insieme alla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Agrigento. Avevano poi acquisito le registrazioni video disseminate qua e là per i paesi interessati, ricostruendo i movimenti di persone e veicoli di interesse operativo. La conoscenza del territorio poi ha fatto la differenza. Uno dopo l’altro, i Carabinieri hanno unito i tasselli di un mosaico che ha portato ben presto a ricostruire le intere vicende. A quel punto, non mancava altro che effettuare perquisizioni a casa degli indagati, che non hanno fatto altro che fornire riscontri oggettivi all’ipotesi investigativa. A casa dei tre, infatti, i militari hanno trovato sia la pistola giocattolo, sia il coltello utilizzato nei vari colpi. Ma anche il vestiario indossato durante i vari episodi criminosi. Alla conclusione del primo grado di giudizio, il Tribunale di Sciacca ha condannato i due autori di rapina rispettivamente a 3 anni e 11 mesi e 3 anni e 10 mesi, i quali dopo esser stati arrestati dai militari dell’Arma, sono stati tradotti presso il carcere di Agrigento.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *