Enna

Agente penitenziario aggredito da detenuto nel carcere di Enna

Ancora un'aggressione in carcere in Sicilia

Pubblicato 3 anni fa

Ancora un’aggressione in carcere in Sicilia ai danni di un agente penitenziario. Teatro delle violenze denunciate dal Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, è la casa circondariale di Enna, intitolata alla memoria dell’assistente capo di Polizia penitenziaria Luigi Bodenza vittima della mafia e medaglia d’oro al valore civile. “L’ispettore, al quale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, è stato aggredito da un detenuto straniero che pretendeva di effettuare una telefonata alla famiglia pur sapendo che non gli era consentito, avendo il giorno prima già telefonato ed essendo ieri stesso e oggi in prenotazione per effettuare delle videochiamate“, racconta il segretario nazionale del Sappe, Calogero Navarra. L’ispettore è dovuto ricorrere alle cure del locale Pronto soccorso per un trauma alla spalla.

“Si è trattato di una aggressione assurda e inutile, posta in essere da chi evidentemente è convinto che in carcere può fare quel che vuole e questo è inaccettabile”, aggiunge Navarra. Solidarietà all’agente penitenziario arriva anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe, che ricorda come nei giorni scorsi il sindacato abbia segnalato al ministero della Giustizia “i quotidiani problemi operativi” con cui il personale di Polizia penitenziaria è quotidianamente costretto a confrontarsi. “Abbiamo evidenziato la grave carenza di sicurezza delle carceri italiane dovuta alla scarsa presenza di personale: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale di Polizia penitenziaria, così come le risse e i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”.

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